Seviziata e abusata a Gavardo: «Ero sicura che mi avrebbero uccisa»

Emergono con il passare delle ore i dettagli della terribile sequenza da incubo vissuta tra il 9 e l’11 settembre in una villa di Soprazocco di Gavardo da una escort brasiliana di 47 anni, contatta dal 42enne Matteo Venturelli per un pomeriggio di sesso a pagamento e trovatasi, secondo quanto Procura e Carabinieri hanno ricostruito in un mese di indagini, sequestrata, torturata, violentata e seviziata per due giorni dallo stesso Venturelli e dall’amico Massimiliano Scarano.
Il racconto
È la stessa donna, nelle due sofferte deposizioni che ha sostenuto, a descrivere alcune delle torture che ha subito mentre veniva costretta ad assumere droga. In un passaggio la donna ricorda che «io piangevo per la disperazione, Matteo mi picchiava con sberle al viso e mi costringeva a truccarmi nuovamente e poi mi minacciava con il cannello vicino alla faccia di bruciarmi la faccia», e poi ancora: «In molte occasioni ho perso conoscenza e quando mi svegliavo avevo gli indumenti intimi spostati, come se mi avessero spogliata e spostata».
Il racconto prosegue: «Ad un certo punto ho perso i sensi e quando mi sono svegliata sia Massimiliano che Matteo mi stavano picchiando con dei pugni violenti e con un pezzo di ferro». Il racconto degli orrori prosegue in una terribile escalation fino a quando i due uomini, fuori controllo dopo ore e ore di assunzione di droghe senza dormire e senza mangiare, iniziano a pensare di uccidere la donna. E lei se ne rende conto: «Uno proponeva di gettare il mio corpo in un campo dove c’era una vecchia piscina, mentre l’altro proponeva di tagliare a pezzi il mio corpo e poi disfarsene. In quel momento ho avuto la consapevolezza che mi avrebbero ammazzata». La donna alleggerisce la posizione di Scarano spiegando che «Massimiliano mi diceva di stare calma, che lo avrebbe convinto a non uccidermi».

L’interrogatorio
Nelle scorse ore l’avvocato Francesco Corbetta, difensore di fiducia di Matteo Venturelli, ha incontrato il suo assistito a Canton Mombello in vista dell’interrogatorio fissato per domani mattina in carcere. «Il mio assistito intende rispondere a tutte le domande, chiarire l’accaduto e ridimensionare alcune delle accuse che gli vengono mosse».
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