Gussago, al San Giorgio 2025 oltre 500 scout bresciani
Un lungo weekend di sfide, gioco, amicizia e spirito scout ha coinvolto 420 esploratori e guide e oltre 60 capi e staff nel San Giorgio 2025, il grande evento della Zona scout di Brescia che ha riunito 22 reparti da 18 gruppi per un totale di 510 partecipanti (inclusi vari aiutanti e cambusieri).
L’evento
Dal 25 al 27 aprile, la base scout di Piazzole a Gussago ha accolto ragazzi e ragazze pronti a vivere un’esperienza fuori dal comune. Un ritorno alle origini: proprio lì, nell’ aprile 1974, si era tenuto il primo San Giorgio di Zona, il primo evento che segnava l’unione tra AGI e ASCI le branche femminile e maschile dello scoutismo (unite per l’evento, ma ufficialmente ancora distinte, l’AGESCI infatti nascerà nel maggio ‘74). A 51 anni di distanza, lo spirito è lo stesso, e l’entusiasmo ancora più grande.
Il San Giorgio di Zona è un evento particolare: a differenza dei campi tradizionali, qui partecipano tutti i reparti della zona, che per tre giorni condividono attività, tempo e responsabilità, suddividendosi in sottocampi tematici. Quest’anno erano sette, ognuno dedicato a una competenza specifica: nel sottocampo di «giornalismo» i ragazzi hanno realizzato un giornale del campo, registrato un podcast, condotto interviste ai partecipanti e partecipato ad un approfondimento sulla mafia.
I sottocampi
Nel sottocampo di «espressione» si è lavorato alla costruzione di uno spettacolo teatrale, andato in scena nella serata finale, tra scenografie, musica e tanto coinvolgimento. In «pronto intervento» grazie alla collaborazione con Brescia Soccorso, i ragazzi hanno appreso tecniche per gestire ferite, incendi e soccorsi in montagna, sperimentando anche manovre pratiche.
Per quanto riguarda «esplorazione» dopo una camminata, i ragazzi hanno costruito dei ripari di fortuna nei quali hanno dormito la notte stessa dopo una grigliata a base di salamine in perfetto stile avventura. Nel sottocampo di «natura» i ragazzi hanno riscoperto il valore del contatto diretto con l’ambiente e l'importanza della tutela del territorio.
In «campismo» i ragazzi si sono cimentati in attività come costruzioni, tecniche di cucina e gestione del campo. Infine, nel sottocampo di «artigianato» dalla lavorazione del legno alla creazione di oggetti utili, il sottocampo ha stimolato manualità e ingegno, regalando ai ragazzi nuove abilità pratiche e creative.
L’organizzazione
Il logo ufficiale dell’evento è stato scelto tramite un contest Instagram, vinto da una ragazza del gruppo scout di Desenzano, impresso in un piccolo cerchio in legno legato poi con un cordino di diversi colori a tutti i fazzolettoni dei presenti al campo. Anche la tematica narrativa del campo è stata decisa in modo partecipato: a scegliere l’ambientazione, infatti, sono stati i Con.Ca. (Consigli Capi di squadriglia), coinvolti attivamente già nei mesi precedenti all’evento.
L’attesa era cominciata molto prima del campo, con una lettera inviata a tutti i reparti che invitava le squadriglie a mettersi in gioco. Dietro ogni attività, non solo divertimento, ma educazione all’autonomia, alla responsabilità e alla collaborazione. I ragazzi hanno vissuto tre giorni intensi, veri e indimenticabili.
Un campo di queste dimensioni richiede un’organizzazione impeccabile: a coordinarlo, gli IABZ (Incaricati alla Branca di Zona) Simone e Chiara, con il supporto di una pattuglia dedicata e l’impegno di tutti i capi della Zona di Brescia. Il San Giorgio 2025 si è concluso tra sorrisi, canti, abbracci e promesse di rivedersi presto. In ognuno, il ricordo di un’esperienza intensa, piena di scoperte e condivisione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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