Sciopero per Gaza, studenti e lavoratori si mobilitano in tutta Italia
L'Italia si mobilita per lo sciopero generale proclamato dalle sigle sindacali di base, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla.
Dai treni alle scuole, dai porti al trasporto locale alla sanità: tutti i comparti sono coinvolti dalla mobilitazione che sta coinvolgendo almeno 75 città. Ancora presto per tirare le somme complessive anche se appare sempre più chiaro, con il passare delle ore, di come l’adesione sia massiccia in tutta la Penisola. Lo sciopero è scattato alla mezzanotte e durerà fino alle 23.
#sciopero In Italia centinaia di migliaia di persone per la Palestina. Blocchi ovunque.#StrikeForGaza Hundreds of thousands block Italy in a general strike for Gaza and Palestine. They occupied train stations, ports, and roads aganist Meloni 's complicity with genocide pic.twitter.com/OzycDA4UZ1
— Radio Onda d'Urto (@radiondadurto) September 22, 2025
A Milano migliaia di persone nel corteo partito da piazzale Cadorna. Momenti di tensione quando un gruppo di giovani ha cercato di entrare nella Stazione Centrale ed è venuto a contatto con la polizia. Il corteo si era avvicinato anche al consolato americano a Milano di Largo Donegani, che però era massicciamente presidiato dalle forze dell'ordine.
Tra i manifestanti a Trieste ci sono esponenti della società civile, lavoratrici e lavoratori, pensionati e tanti studenti. Il loro numero è continuato ad aumentare durante la mattinata fino ad arrivare a settemila persone, secondo gli organizzatori. Intorno alle 12 un migliaio di persone è partito in corteo verso piazza della Libertà; successivamente è partito un secondo corteo, di circa duemila persone, dal quale sono stati lanciati sassi contro le forze dell'ordine. C'è anche la cantante Elisa tra i manifestanti che hanno bloccato l'accesso al Porto al Varco IV del Molo VII di Trieste, e poi hanno raggiunto in corteo piazza Libertà in numero crescente. Con una bandiera della Palestina, Elisa ha detto «è un dovere essere qui, non si può accettare un genocidio, non è possibile».

Anche a Roma mobilitazione oceanica. C'è un tema, più di tutti, che ritorna nelle frasi sui cartelloni esposti dai manifestanti per la Palestina, ed è quello dei bambini. «Chi bombarda i bambini bombarda il futuro», «Nessuno dovrebbe stare in silenzio quando dei bambini stanno morendo», «Se questo è un bambino» e ancora «definisci bambino», in riferimento alla frase del presidente della Federazione Amici di Israele, Eyal Mizrahi, rivolta a Enzo Iacchetti nel corso di un acceso confronto a Carta Bianca. Su molti striscioni, poi, l'invito a bloccare tutto e a interrompere gli accordi, e ancora: «Non in nostro nome», «La scuola non tace», «Se la scuola tace educa al silenzio». Intanto il corteo che oltre un'ora fa è partito da piazza dei Cinquecento prosegue oltre piazza Vittorio Emanuele. «Non c' è bisogno di essere particolarmente esperti per capire che i ragazzi si rendono conto di quello che sta succedendo: fuori da qualsiasi tipo di umanità, diritto internazionale. Mi sembra che la gente stia cercando di darsi degli strumenti per impedire che i diritti di un popolo non vengano calpestati se non lo fanno gli Stati». Ha dichiarato Michele Rech in arte Zerocalcare durante la manifestazione.

Lo sciopero degli studenti del liceo Machiavelli Capponi a Firenze e la manifestazione partita da Calenzano rappresentano «una mobilitazione straordinaria e lo abbiamo visto anche nei giorni passati. C'è una partecipazione straordinaria perché quello che sta accadendo è qualcosa di allucinante, c'è una escalation sempre peggiore». Lo ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro, a margine di un evento, a proposito delle iniziative per Gaza. «Devo ringraziare il nostro territorio, c'è una mobilitazione dal basso, un'attenzione da parte di tanti cittadini e una presa di posizione chiara e netta - ha aggiunto -. Quando si arriva a situazioni drammatiche come quelle che ci sono ora, a migliaia e migliaia di morti, alla violazione di diritti umani bisogna far sentire la voce di una città come Firenze e i nostri ragazzi e cittadini lo stanno facendo».

Sono oltre 15mila, secondo gli organizzatori, i lavoratori e gli studenti che stanno partecipando al corteo promosso a Napoli nell'ambito dello sciopero generale per Gaza. «Un'adesione massiccia - dice l'Usb - con cancellazioni e ritardi che hanno interessato le ferrovie nazionali e regionali, le linee cittadini e regionali, con decine di autisti del trasporto pubblico locale hanno incrociato le braccia». «Numerosissime – aggiunge il sindacato – anche le adesioni nel mondo della scuola, della sanità, dell'energia e della logistica».
Movimento di popolo
Un embargo sulle merci da e per Israele. È la proposta su cui sta lavorando il sindacato Usb per fare pressioni sui governi europei affinché intervengano per per fermare il piano del governo Netanyahu sulla Striscia di Gaza. Lo spiega il membro del direttivo nazionale del sindacato Usb Francesco Staccioli al presidio di protesta in corso a Genova al varco portuale di San Benigno in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base.
«I lavoratori pongano una questione di embargo di tutte le merci dirette a Israele e provenienti da Israele, vediamo se ci sono le condizioni per fare uno sciopero permanente su tutte le merci su questa direttrici - dichiara Staccioli -. Oggi a Genova era previsto l'arrivo di una nave con materiale forse bellico per Israele, noi lo abbiamo detto alle istituzioni che farla arrivare oggi sarebbe stato come buttare un cerino in una polveriera, e oggi non arriva ma domani non è detto. E allora dico a tutti gli altri sindacati, dichiarino uno sciopero contro le navi della guerra come lo ha fatto l'Usb, questo sciopero sia dichiarato anche dalla Cgil».
«Oggi ci sono 75 piazze per Gaza in Italia, tra cui Roma, Milano, Napoli, Cagliari, Livorno, sono tutte piene, la questione è che c'è un movimento di popolo che si è messo in moto, e Genova è l'epicentro di questo terremoto, e io sono fiero che l'epicentro sia nella città medaglia d'oro per la Resistenza - continua il sindacalista -. Questa mobilitazione è per la nostra dignità, dopo decenni di silenzio».
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