Schianto nella notte ad Asiago, morti tre ventenni

L'auto con a bordo tutti i giovani si è schiantata contro la fontana posta al centro della rotatoria di via Verdi
L'auto uscita di strada - Ansa  © www.giornaledibrescia.it
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Drammatico incidente nella notte ad Asiago (Vicenza): morti tre ventenni, mentre un quarto giovane ha riportato fratture varie. Un quinto occupante dell'auto è rimasto illeso. L'auto con a bordo tutti i giovani si è schiantata contro la fontana posta al centro della rotatoria di via Verdi. Lo scontro è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino. I tre giovani sono morti sul colpo. Sul posto gli operatori sanitari del Suem e le forze dell'ordine.

Le vittime

Le vittime dell'incidente avvenuto nella notte ad Asiago sono Nicola Xausa, residente a Lusiana Conco, del 2005, Pietro Pisapia, residente a Lusiana Conco, del 2004, e Riccardo Gemo, residente a Creazzo, del 2005. Xausa e Gemo avevano compiuto vent'anni pochi giorni fa. I due feriti sono entrambi del 2004. Il primo, quello più grave e portato in codice rosso a Bassano, è stato sbalzato fuori dall'auto nell'impatto. Il secondo, che a quanto si apprende sarebbe fuggito dal luogo dell'incidente, è stato portato in codice giallo su Asiago.

Le parole di Zaia

«Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza dell'intera comunità veneta alle famiglie dei tre giovani che hanno perso la vita questa notte ad Asiago. Un dolore immenso, che colpisce tutti noi. Di fronte a tragedie come questa, che spezzano vite nel fiore degli anni, ogni parola appare inadeguata. Il mio pensiero va anche al ragazzo gravemente ferito, a cui auguro con tutto il cuore di poter superare questo momento drammatico, e al giovane illeso, che dovrà affrontare un dolore che segnerà per sempre la sua vita».

Lo dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando l'incidente della notte scorsa. «L'intera Regione del Veneto - aggiunge Zaia - si stringe attorno alle famiglie colpite da questa immane tragedia, alle comunità coinvolte e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene a questi ragazzi. Ci uniamo in un abbraccio collettivo, con rispetto e silenzio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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