Scanner termici e rilevatori Imei, gli occhi dell’elicottero della GdF
L’elicottero Aw169, nelle diverse configurazioni, dal 2020 è in dotazione alla Guardia di finanza, ad Areu e anche ai Vigili del fuoco. Un mezzo in grado di volare anche per tre ore consecutive portando fino a dieci passeggeri quando non trasporta barella e attrezzatura medica.
Nell’incontro di ieri mattina il capitano pilota Daniele Lozzi della Guardia di Finanza ha illustrato nel dettaglio gli strumenti tecnologici di cui dispongono i «Volpe» affidati alla sezione aerea che deve vigilare su 52mila chilometri quadrati di territorio e 1.230 di confine.
Il maggiore spazio è stato dato al Imsi imei catcher, una sorta di antenna telefonica montata sull’elicottero che permette di rilevare i telefoni attivi nella zona di sorvolo. Si possono monitorare tutti i numeri oppure inserire un numero specifico. Quando il telefono che non ha campo, e quindi la persona dispersa che lo ha addosso, viene sorvolato riceve segnale, si attiva e viene individuato con tolleranza di pochi metri. Ugualmente l’Aw169 per le ricerche in montagna dispone di termoscanner per rilevare il calore corporeo anche a grandi distanze. Sistemi derivati dalle strumentazioni navali permettono poi di rilevare masse riflettenti così come telecamere con zoom molto potenti possono permettere osservazioni a vista molto precise.
Tutte queste strumentazioni comunicano dati in tempo reale alle centrali operative ma anche agli operatori sul territorio, permettendo di affinare la ricerca man mano che si hanno informazioni.
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