A Sale Marasino il re dei boscaioli è Marco Giordanengo

Flavio Archetti
Al campo sportivo si sono sfidati 41 professionisti di ascia e motosega nella terza prova del cammino di quattordici tappe che attraversa diverse regioni del nostro Paese
Alcuni boscaioli impegnati nelle prove © www.giornaledibrescia.it
Alcuni boscaioli impegnati nelle prove © www.giornaledibrescia.it
AA

Forza, abilità, colpo d’occhio, capacità di calcolare e precisione: per essere dei bravi boscaioli servono tutte queste doti, e per vincere le gare del Campionato italiano dei boscaioli vanno aggiunte grinta, capacità di concentrazione e un pizzico di fortuna. Lo spettacolo del taglio del legno è andato in scena ieri mattina e pomeriggio a Sale Marasino, dove al campo sportivo si sono sfidati 41 professionisti di ascia e motosega nella terza prova del cammino di quattordici tappe che attraversa diverse regioni del nostro Paese, provenienti da buona parte del nord e dalla Toscana.

Forza e rapidità

A fare da cornice alla prova, nonostante ieri pomeriggio il caldo non scherzasse nemmeno a pochi metri dal lago, c’era parecchio pubblico, ammirato dalla perizia di questi lavoratori-atleti e incuriosito dalle tecniche nella gestione di attrezzi e rapidità di esecuzione di tagli. A vincere è stato il cuneese di Robilante Marco Giordanengo, 59enne campione d’Italia in carica e vincitore della palma di miglior boscaiolo d’Italia anche nel 2016 e nel 2018. Giordanengo, che fa il mestiere da 45 anni e ha partecipato al suo primo campionato italiano a 16 anni, ha superato il bresciano padrone di casa, proprio di Sale Marasino, Danilo Borghesi, 57enne di professione giardiniere, specializzato nel «tree climbing» (la potatura degli alberi molto alti con l'ausilio delle corde) e titolare della Green Sebino, già secondo e terzo assoluto in due campionati di inizio Duemila ma mai vincitore.

La gara sul Sebino © www.giornaledibrescia.it
La gara sul Sebino © www.giornaledibrescia.it

Borghesi e il campione piemontese – che in semifinale hanno eliminato rispettivamente il trentino Matteo Stoppini di Riva del Garda e il pistoiese Enrico Vivarelli – si sono giocati la vittoria della terza tappa del torneo a colpi di ascia, una specialità in cui Giordanengo è davvero fortissimo. A fare la differenza però è stata la prova di taglio del palo (che simula un tronco) con la motosega, in cui oltre alla velocità d’esecuzione conta la precisione nel far cadere il palo, al punto tale che l’abilità massima sta nel colpire un palloncino posizionato in fondo alla traiettoria del lungo (6 metri) tronco in caduta.

In Valcamonica

Nella seconda prova – la sramatura di un tronco in cui vanno effettuati ben 39 tagli a slalom in soli 15 secondi – ha prevalso Borghesi ma questo non è bastato per avere la meglio su «super» Giordanengo. Il Campionato italiano dei boscaioli è organizzato da Abat, l’Associazione dei boscaioli dell'alta Toscana, ed è stato ospitato sul Sebino grazie al sostegno del Comune di Sale Marasino. La nostra provincia oltre a quella salese ospiterà anche una seconda tappa a Borno, in Valcamonica, il 31 agosto. La prova finale, spesso la decisiva, si disputerà in ottobre nel Comune di Robilante (Cuneo), il paese del campione in carica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.