Ruba sulle auto in sosta, arrestato tre volte in due settimane

Il 30 agosto lo hanno fermato, e arrestato i carabinieri di Lamarmora. Tre giorni dopo hanno dovuto fare lo stesso gli agenti della Volante della Questura e domenica sera, ancora una volta, la Polizia di Stato lo ha sorpreso a fare quello che in questo periodo sembra essere il suo principale lavoro. Sfondare i vetri dei finestrini delle auto per rubare eventuali oggetti di valore all’interno.
Ennesimo raid
L’episodio più recente è accaduto in via Fratelli Ugoni, strada in cui gli stessi casi si sono ripetuti, e nel mirino era finita un’Audi A3 che era lì parcheggiata. Ma non era stata l’unica. In pochi minuti alla centrale operativa della Polizia sono arrivate diverse segnalazioni e la pattuglia ha trovato diverse auto con i cristalli in frantumi e le vittime rassegnate lì accanto. In uno zaino rubato dal baule di una delle vetture c’era anche un tablet e grazie all’applicazione specifica il dispositivi è stato individuato in via Tagliaferri e la Volante lo ha trovato addosso a un uomo che camminava.
È la stessa Polizia di Stato a riferire come sono andate poi le cose: «Gli agenti intercettavano e bloccavano nei pressi di un esercizio commerciale un individuo corrispondente alla descrizione fornita dal testimone, con addosso una borsa a tracolla, anch’essa rubata durante il raid di furti, successivamente riconosciuta da una delle vittime. Il soggetto veniva quindi sottoposto a perquisizione personale, che dava esito positivo in quanto venivano rinvenuti in suo possesso numerosi oggetti di provenienza furtiva, in particolare: due zaini ed una borsa contenenti beni di vario genere e valore; un iPad, un tablet, un iPhone, due paia di auricolari wireless, un pc portatile, due powerbank, un portafogli contente denaro e documenti, quattro paia di occhiali da sole, due borse di consistente valore».
La nota diffusa poi prosegue: «Tutta la refurtiva sequestrata e riconosciuta dalle vittime – di ingente valore economico – veniva restituita ai legittimi proprietari. Negli ultimi mesi il pregiudicato era già stato arrestato più volte per fatti della medesima specie; condotto presso gli Uffici della Questura di Brescia, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, veniva tratto nuovamente in arresto per il reato di furto aggravato e messo a disposizione della Procura della Repubblica».
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