Giubileo dei giovani, oltre 1000 bresciani incontreranno Papa Leone XIV
Ci saranno oltre mille ragazzi bresciani tra il milione di pellegrini attesi a Roma dal 30 luglio al 3 agosto per il Giubileo dei giovani. Il «momento più atteso e partecipato dell’Anno santo», come l’ha definito monsignor Rino Fisichella, culminerà con la veglia di preghiera con papa Leone XIV la sera di sabato 2 agosto e la Messa il mattino successivo.
A ospitare il Pontefice e i giovani provenienti da 146 paesi sarà la spianata di Tor Vergata, completamente riqualificata per l’occasione, la stessa che 25 anni fa fece da cornice all’incontro in cui, al termine della Giornata mondiale della gioventù del 2000, papa Giovanni Paolo II invitò i due milioni di ragazzi presenti a diventare «sentinelle del mattino».
Dal Bresciano
Sono 40 i gruppi che si metteranno in cammino dalle parrocchie bresciane. La Diocesi ha organizzato per loro un momento di incontro e preparazione la sera di domenica all’oratorio di Ome, con un breve pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna dell’Avello e la Messa presieduta dal vescovo Pierantonio Tremolada. I 200, tra partecipanti e accompagnatori, che hanno aderito alla proposta di pellegrinaggio giubilare organizzata dalla Diocesi partiranno per Roma mercoledì 30 luglio e faranno tappa a Marzabotto, per una visita dei luoghi dell’eccidio nazifascista e un incontro con la congregazione della Piccola famiglia dell’Annunziata, e a Cortona, prima all’Eremo francescano «Le Celle» e poi alla cattedrale.

Altri gruppi, invece, percorreranno a piedi un tratto della Via Francigena. Altri ancora si sono organizzati diversamente. Per tutti il ritrovo a Roma è previsto per venerdì 1° agosto con la giornata dedicata alle confessioni al Circo Massimo e la Veglia dei pellegrini lombardi nella Basilica di San Paolo fuori le mura. Il giorno seguente, spostamento a Tor Vergata per la serata di dialogo e preghiera con Papa Leone. Dopo la notte in sacco a pelo, sarà il momento della Messa seguita dal rientro a Brescia.
Le parole di don Milesi
«Dio può tutto, anche l’umanamente impossibile ed impensabile, ma necessita della nostra libera e desiderosa adesione per compiere questo tutto – ha commentato don Giovanni Milesi, direttore dell’Ufficio per gli oratori, i giovani e le vocazioni della Diocesi –. Cerchiamo la nostra strada, oppure desideriamo una vita rinnovata, aspiriamo alla possibilità di ricominciare da capo, necessitiamo della forza per restare saldi nelle difficoltà, vogliamo ritrovare la pace in noi stessi e nelle nostre relazioni, intendiamo continuare a coltivare la speranza in un domani migliore? Da soli non ce la facciamo. Serve tornare a Dio affinché Lui, che è la nostra speranza, ci renda capaci di vivere questa bellezza per condividerla con i fratelli e donarla al mondo. Ecco svelato il vero motivo per il quale vale la pena vivere il Giubileo dei Giovani!».
Altri 20 ragazzi parteciperanno dal 18 al 29 agosto a «Giovani pellegrini di speranza», organizzata dall’Ufficio oratori: 12 giorni di pellegrinaggio a piedi da Siena a Roma sulla Via Francigena, «per gustare la presenza di Dio che cammina con noi».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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