Riplast dona 60 corsi di rianimazione: «Avrebbero salvato mio papà»

Dall’esperienza dolorosa vissuta alla scomparsa del genitore al gesto ricordo del padre mancato nel 2024 e della madre che aveva sofferto di patologie cardiache nasce l’iniziativa della titolare dell’azienda di Calcionato Mara Bicelli
Mara Bicelli al 45esimo della Riplast coi volontari del Soccorso - © www.giornaledibrescia.it
Mara Bicelli al 45esimo della Riplast coi volontari del Soccorso - © www.giornaledibrescia.it
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«Mi sono domandata spesso quale sarebbe stato il destino di mio padre. Forse oggi sarebbe ancora qui, se con lui ci fosse stato qualcuno in grado di soccorrerlo». Diego Bicelli è morto nel 2024, sua moglie Paola era scomparsa quattro anni prima e anche lei aveva sofferto di patologie cardiache, sottoponendosi a un intervento a cuore aperto. Sono sollecitazioni del cuore - è il caso di dirlo - quelle che hanno spinto Mara Bicelli, titolare della Riplast di Calcinato, a trasformare l’occasione di un anniversario in un grande gesto di solidarietà.

«La mia azienda - ci racconta Mara - ha celebrato in primavera il suo 45esimo anniversario con una grande festa, che è stata anche l’occasione per restituire qualcosa alla comunità. Inizialmente mi sarebbe piaciuto acquistare e installare un defibrillatore fuori dall’azienda: ne abbiamo uno all’interno, ma se dovesse succedere qualcosa fuori orario di lavoro non sarebbe accessibile. Purtroppo questioni burocratiche ci hanno impedito di installarlo, ma abbiamo comunque deciso di acquistare un Dae e di donarlo alla Protezione Civile di Calcinato».

Non solo. La Riplast ha pagato di tasca propria anche 50 corsi di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce, con abilitazione Areu all’utilizzo dei Dae. Solo che alla fine gli iscritti, dai 16 ai 67 anni, sono stati oltre 60 e il 4 ottobre dalle 8 alle 14, negli spazi della Riplast, frequenteranno il corso tenuto da istruttori regionali del Soccorso Pubblico di Calcinato e altre associazioni vicine.

«Fra due anni - aggiunge Mara Bicelli - mi farò anche carico del rinnovo. Sono molto contenta per la massiccia presenza di giovani e giovanissimi, che sono oltre una ventina. E fra gli iscritti ci saranno anche i nostri dipendenti. Confido davvero che questa iniziativa, che ha avuto un successo inaspettato, possa essere d’esempio per altre aziende e realtà del territorio. La formazione può salvare delle vite».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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