Ricercato in Svizzera, arrestato a Brescia

Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un 66enne cittadino ghanese, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati legati al possesso e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità svizzere.

Il provvedimento era stato adottato a seguito di una condanna a due anni e mezzo di reclusione, pronunciata dal Tribunale superiore del Cantone di Zurigo, per reati legati agli stupefacenti. L’uomo risultava pertanto colpito da un ordine di arresto ai fini dell’estradizione.

Individuato in una struttura alberghiera cittadina, è stato accompagnato negli uffici della Questura di Brescia per l’esecuzione del mandato.

L’arresto è frutto della collaborazione tra le forze di polizia italiane e le autorità giudiziarie europee, in un’azione che conferma l’efficacia della cooperazione internazionale in materia di sicurezza e giustizia.

Dopo le procedure di identificazione, il 66enne è stato trasferito in carcere a Canton Mombello, in attesa della consegna alle autorità svizzere. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire le modalità di ingresso in Italia e verificare eventuali collegamenti con attività criminali, nonché la rete di contatti che potrebbe avergli fornito appoggio nel Bresciano.

«La cooperazione internazionale in materia giudiziaria e di polizia rappresenta un aspetto particolarmente importante dell’attività delle forze dell’ordine – ha sottolineato il questore della provincia di Brescia, Paolo Sartori –. Attraverso le divisioni Interpol, Europol e S.I.Re.N.E. della Direzione centrale della polizia criminale, i provvedimenti di cattura emessi dalle autorità giudiziarie di tutto il mondo vengono inseriti in un’unica banca dati e resi esecutivi, nel rispetto dei trattati internazionali, per garantire la custodia cautelare o l’espiazione della pena da parte di chi si è sottratto alla giustizia nel Paese in cui il reato è stato commesso».