Malore sulla sua barca, è morto l’imprenditore Luciano Tamburini

È stato un malore fatale quello che domenica sera ha colto improvvisamente il 76enne imprenditore di Rezzato, Luciano Tamburini, che sulla sua amata barca, ancorata a La Spezia, stava trascorrendo le vacanze.
Tamburini era ancora attivissimo nell’azienda di famiglia, che da Rezzato si era trasferita a Mazzano, condividendo l’attività con i figli Nicola e Elena, con l’amato fratello Franco (ex presidente Aib), e i nipoti Andrea e Laura.
La notizia della sua scomparsa è rimbalzata in men che non si dica in tutta la cittadina, dove lui e la famiglia vivono, generando sentimenti di grande cordoglio. L’imprenditore era dotato di una personalità eclettica ed era molto disponibile nei confronti di amici e conoscenti.
Era un grande appassionato di sport. Oltre al mare e alla barca, sulla quale andava in ogni momento libero in estate o inverno, circondato dalla famiglia e dai molti amici, Tamburini era stato anche un formidabile pilota di autocross, che lo aveva visto protagonista e vincitore di moltissime e importanti competizioni a livello nazionale ed europeo, con partecipazione a gare anche in terra americana.
Proprio per questa sua passione per le automobili è stato per anni presidente del gruppo ferraristi di Rezzato, che ricordiamo essere il primo e più vecchio al mondo. Con l’ex sindaco Enrico Danesi e il collega Giuliano Maggini, Tamburini era stato fra gli ideatori del parco Ferrari e della relativa statua in bronzo del Drake, come pure sostenitore di molte iniziative sportive del territorio.
Con l’amore per la famiglia, quello incondizionato per la sua azienda, fra le più fiorenti e solide del territorio, che in occasione dei festeggiamenti dei 60 anni di attività, aveva definito in questo modo: «A sei anni ero già in officina a curiosare, sono cresciuto vivendo l’azienda come fosse una famiglia allargata, noi Tamburini ce l’abbiamo nel Dna, per questo è stato naturale scegliere di portare avanti l’eredità ricevuta da nostro padre», aveva detto. Proprio all’interno dell’azienda in via Pastore 6 a Mazzano, che è stata la sua casa per tutta la vita, dalle 14 di oggi, giungerà il feretro, che sarà esposto sino ai funerali, in programma domani alle 15, nel santuario della Madonna di Valverde in via Santuario 35 a Rezzato.
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