Integrazione, a Rezzato la scuola Vantini aiuta gli studenti stranieri

Francesca Zani
Grazie al progetto «Legami di cittadinanza», che ha ricevuto un contributo di 8mila euro, è stato possibile coinvolgere anche le famiglie dei ragazzi, attraverso percorsi di inclusione
Alcuni studenti della scuola Vantini di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
Alcuni studenti della scuola Vantini di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
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Il progetto si chiama «Legami di cittadinanza – Apprendere per includere», ed è stato redatto dalla scuola Rodolfo Vantini di Rezzato, nell’ambito del Bando Istruzione 2025 della Fondazione Comunità bresciana all’interno della Priorità 3: «Sostenere azioni mirate per l’integrazione scolastica di studenti stranieri». La scuola si è aggiudicata 8mila euro che permetteranno di sviluppare il progetto durante tutto l’anno formativo 2025/’26.

Finalità

L’obiettivo è aiutare studenti stranieri e madri, con azioni integrate tra scuola, casa e territorio. Costruire il senso di cittadinanza partendo sì dai banchi di scuola, ma coinvolgendo l’intera famiglia. La proposta della Vantini si rivolge in particolare alle famiglie migranti e punta a rafforzare il ruolo educativo dei genitori – soprattutto delle madri – come fulcro di un processo di crescita condiviso tra scuola e casa. Bambini e ragazzi saranno impegnati a costruire una propria identità personale e culturale nel nuovo contesto di vita, rafforzando al tempo stesso autonomia, consapevolezza e inclusione.

Le attività

Tante le attività previste. Laboratori di italiano L2 durante l’orario scolastico con docenti specializzati per sviluppare le competenze linguistiche di base. Percorsi digitali a domicilio con l’uso del libro interattivo «Andiamo» e piattaforme educative online, pensati appositamente per promuovere l’autonomia nello studio anche fuori dall’aula. App ludico-educative che stimolano l’apprendimento della lingua attraverso il gioco. Una app bilingue per famiglie, che consente a genitori e figli di apprendere insieme l’italiano. E ancora, laboratori di cittadinanza attiva per i ragazzi, inclusione e partecipazione alla vita scolastica e sociale.

La novità

Una delle innovazioni più significative riguarda proprio il coinvolgimento delle madri, con un corso settimanale di alfabetizzazione per donne straniere, con un approccio pratico e dialogico, atto a rafforzarne il ruolo educativo e facilitare il dialogo con scuola e servizi pubblici. Durante questi incontri è garantito anche un servizio di cura e animazione per i bambini, per rimuovere qualsiasi ostacolo alla partecipazione. Il progetto si completa con eventi serali di orientamento ai servizi territoriali, realizzati in collaborazione con enti locali, con l’obiettivo di facilitare l’accesso consapevole alle risorse pubbliche e promuovere una cittadinanza attiva.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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