Revenge porn: «Ho mandato io il video della dottoressa a suo marito»

Nuova udienza del processo a carico delle persone accusate di aver diffuso i video intimi
Revenge porn - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ha ricevuto il video esplicito senza averlo chiesto, a suo dire, e quando ha riconosciuto nella donna ritratta la moglie di quello che all’epoca era il suo amante glielo ha inviato per email.

È quanto ha ammesso ieri mattina in aula una donna di 48 anni che è stata sentita come teste per il caso di revenge porn nei confronti di una dottoressa bresciana perchè, tra il 2019 e il 2020, i suoi video intimi erano rimbalzati di chat in chat e in alcuni casi con allegati nome, cognome e indirizzo dello studio della dottoressa.

Sentita dal procuratore aggiunto Nicola Sirianni la donna ha spiegato che in quel periodo «alle cene e quando ci si incontrava gli uomini parlavano di questa dottoressa e dei suoi video che giravano tra le chat. Qualche giorno dopo ho ricevuto un video (da una delle altre persone indagate, ndr) e ho riconosciuto la moglie di questa persona così ho preso la decisione di inviarglielo».

La donna, in relazione a questa vicenda, era già stata assolta dall'accusa di sostituzione di persona proprio in relazione alle modalità con le quali aveva inviato il video. Il 27 marzo si torna in aula per le discussioni di tutte le parti.

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