Un restyling artistico per il ponte che lega Brescia e Bergamo

Flavio Archetti
Si procederà a collocare sotto il passaggio una illuminazione artistica composta da un sistema di faretti led colorati
Sarnico e Paratico collegate dal ponte - © www.giornaledibrescia.it
Sarnico e Paratico collegate dal ponte - © www.giornaledibrescia.it
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Il ponte che da circa 200 anni unisce Paratico a Sarnico e la provincia di Brescia a quella di Bergamo è uno dei simboli architettonici più noti del lago d’Iseo. Da qualche tempo le amministrazioni comunali dei due paesi stanno pensando a un restyling della struttura in grado di adeguare l’aspetto del passaggio al rinnovato contesto urbanistico: negli ultimi trent’anni, infatti, sono state abbellite strade, piazze e parchi paraticesi e sarnicesi. Nell’ultimo periodo, però, ha preso corpo l’idea di rendere il famoso ponte un’attrazione.

Come? «Collocando sotto il passaggio una illuminazione artistica – spiega il sindaco di Paratico, Carlo Tengattini – composta da un sistema di faretti led colorati e particolari, che avranno la capacità di creare fasci di luce lunghi qualche metro a fendere l’acqua, in partenza dai piedi laterali del ponte verso il lago e il fiume, da una parte e dall’altra della struttura. L’impianto sarà progettato e collocato con l’accortezza di non disturbare i veicoli in transito nelle vicinanze, così da non creare problemi agli automobilisti. Al momento siamo alla fase delle idee, ma entrambe le amministrazioni credono nell’opportunità di collaborare e, un passo dietro l’altro, stiamo proseguendo in quella direzione».

L’altro step d’intervento, stimato in circa 100mila euro, riguarda invece la riqualificazione complessiva della struttura che attraversa l’acqua. Per il sindaco di Sarnico, Vigilio Arcangeli, «l’operazione non può prescindere dal mettere mano anche ai manufatti che lo compongono. Soprattutto per i camminamenti laterali, dove passano ogni giorno migliaia di persone a piedi e in bicicletta, c’è bisogno di migliorare la situazione, magari sostituendo l’asfalto con cubetti di porfido o travetti di finto legno, come quelli che si usano sulle ciclabili. Questo compito spetta però ad Anas, il gestore della provinciale 469, che sta valutando la situazione e ci darà una risposta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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