Remigrazione, antifascisti e «Io accolgo»: i 3 presidi in città
Si è chiusa senza incidenti e senza tensioni la giornata da allerta per Brescia sotto il profilo dell'ordine pubblico. Nelle stesse ore infatti erano convocate, ad una manciata di chilometri di distanza, manifestazioni politiche opposte (3 in tutto) e per tutta la settimana le autorità hanno lavorato per limitare al massimo il rischio di contatti.
Al Parco Tarello infatti il comitato «Remigrazione e riconquista» aveva indetto un presidio, che in prima battuta doveva essere un corte prima del divieto del questore, per rilanciare le posizioni identitarie contro l'immigrazione. Una proposta a cui aveva fatto immediatamente eco il corteo, annunciato e poi vietato dal questore, della rete delle realtà antagoniste e antifasciste che hanno quindi optato per un presidio scegliendo piazza Loggia. In largo Formentone poi un’altra risposta al comitato «Remigrazione e riconquista» è stata data dalla rete «Io accolgo», che ha organizzato un presidio al quale hanno partecipato diverse figure istituzionali, tra cui la sindaca di Brescia Laura Castelletti.
Secondo le forze dell’ordine alla prima iniziativa hanno partecipato circa 1.300 persone da tutto il Nord Italia. Il gruppo, mostrando le bandiere tricolori, si è ritrovato nei parcheggi di via Sardegna, via Sostegno e via Corsica per poi sfilare fino al parco Tarello dove si sono tenuti gli interventi. Le realtà identitarie di fatto hanno aggirato il divieto di sfilare. Facendo leva su questa situazione gli antagonisti, che hanno invece riunito 2.500 persone, hanno ottenuto di poter portare un omaggio alla Stele che ricorda i caduti di piazza Loggia e poi di sfilare in corteo su via San Faustino fino a sciogliersi nel cuore del Carmine.
Per tutto il pomeriggio un elicottero della Polizia ha sorvolato le due manifestazioni e decine di uomini in divisa e in borghese hanno sorvegliato i due diversi gruppi. Non ci sono stati momenti di tensione.
«Grazie al senso di responsabilità di tutti i manifestanti e all'impegno delle forze dell'ordine la città non ha avuto conseguenze e non ha vissuto momenti di tensione o violenza nonostante la concomitanza di due manifestazioni opposte». Così il questore di Brescia Paolo Sartori ha stilato il bilancio al termine della giornata in cui la città ha visto da una parte il presidio del comitato Remigrazione e dall'altra la contromanifestazione della rete «Io Accolgo» e di tutte le realtà antifascista e antirazziste.
Le dichiarazioni
Sul podio del parco il leader del movimento identitario ha parlato «di un impegno contro l’immigrazione clandestina non solo verso le centinaia di migliaia di africani che popolano le nostre città ma anche contro le cavallette cinesi che si prendono i nostri negozi». Dal furgone usato come palco parole dirette alle autorità: «Il questore aveva detto che non potevamo venire qui a sventolare il tricolore. E invece siamo qui a dimostrare che gli italiani possono ancora rialzare la testa».
La sindaca Laura Castelletti ha parlato di Brescia come «una città inclusiva, a Brescia le persone sono persone, non sono oggetti da spostare o problemi da rimuovere o numeri da cancellare. La Remigrazione è illogica e pericolosa perché nega cioè che siamo, cioè una comunità che cresce insieme».
Umberto Gobbi, a guida del corteo antifascista, ha chiarito: «Una potente mobilitazione antifascista e antirazzista ha schiacciato politicamente il tentativo di fare della nostra città il trampolino di lancio della campagna Remigrazione. Rifiutiamo di essere paragonati a chi propaganda odio e vuole alimentare contrapposizione»
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