Rapina in casa a Flero, pistola puntata e cassaforte svuotata: «Minuti di terrore»
Chi è entrato in azione all’ora di cena sapeva che cosa avrebbe trovato. Non si è trattato di un obiettivo scelto a caso. Nel mirino della criminalità è finita l’abitazione di imprenditori all’interno di una vecchia cascina ristrutturata. Siamo a Flero, da una parte la corte con almeno 50 appartamenti, dall’altra i campi agricoli.
«Il cane ha abbaiato, abbiamo aperto la porta per vedere come mai si fosse agitato e dal giardino sono entrate tre persone incappucciate che hanno iniziato ad urlare» racconta la signora Paola, vittima con il marito Cesare, di una rapina a mano armata. I coniugi sono stati chiusi a chiave in una stanza mentre i ladri svuotavano casa loro.
Paura all’ora di cena
«Sono stati 15 minuti di terrore. Fortunatamente è stata la prima volta nella mia vita e spero l’ultima. Fisicamente ed emotivamente è una situazione molto pesante» ammette prima di ricostruire l’incubo vissuto.
«Mio marito ha avuto la pistola puntata alla schiena dal momento in cui ci hanno obbligato ad aprire la cassaforte fino a quando l’hanno svuotata» ricostruisce la signora che con il fratello è proprietaria di un’azienda di Ghedi, leader nello sviluppo e nella produzione di componenti elettronici nel settore automotive. L’abitazione della famiglia bresciana si trova lungo via Coler, la strada che da Flero porta a Poncarale. Una zona residenziale, con numerose ville, in mezzo a vigneti e campagna. E i giardini sulla porzione a sud della corte si affacciano proprio sui campi, una via di fuga ideale.
«Erano organizzati. Non parlavano bene italiano e l’accento era dell’Est. Mentre i tre sono entrati in casa nostra, uno aspettava fuori in auto. Non hanno usato violenza, non ci hanno fatto del male e questo è l’unico aspetto positivo. Va detto - racconta la signora Paola - che io e mio marito non abbiamo in alcun modo reagito. Volevamo solo che finisse tutto il più presto possibile».
Chiusi a chiave
La coppia, dopo aver indicato la cassaforte, è stata costretta a seguire lo svuotamento dell’intero contenuto: orologi, gioielli, soldi contanti. Poi marito e moglie sono stati chiusi a chiave in una stanza dai rapinatori che nel frattempo hanno cercato altri preziosi in tutta la casa. Alla fine del colpo, prima di andarsene sull’auto guidata dal complice hanno restituito la chiave così da permettere ai proprietari di liberarsi. «Alle 19.20 hanno fatto irruzione e alle 19.50 ho chiamato le forze dell’ordine» ricorda la vittima. «Ci hanno portato via tutto quanto di valore hanno trovato. Fa male per una questione affettiva, ma anche perché abbiamo visto portarci via beni frutto dei sacrifici di una vita».
Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno agendo nel massimo riserbo. «La notizia mi preoccupa anche perché fino ad oggi solo in un’occasione dei ladri avevano tentato di entrare in un appartamento della corte» racconta una residente in via Coler. «Sapere che non si sono fermati nemmeno davanti alla presenza in casa dei proprietari - conclude - è inquietante».
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