Da Castenedolo, tra i primi al mondo a dare l’addio a papa Francesco
Sono stati tra i primi in assoluto a rendere omaggio a papa Francesco. Un gruppo di preadolescenti della parrocchia di Castenedolo, assieme ai loro accompagnatori, ieri verso le 14 ha potuto passare per una breve preghiera davanti al feretro del pontefice esposto per la camera ardente nella basilica di San Pietro. Di fatto, sono stati tra i primi fedeli al mondo a poter salutare Bergoglio, la cui salma è stata esposta sull’altare dalle 11 di ieri e omaggiata per tutta la giornata da una folla oceanica di persone. Il gruppo, composto in tutto da 45 persone, era partito all’alba di lunedì da Castenedolo con ben altro scopo: varcare la Porta santa in occasione del Giubileo. Poi, durante il viaggio in pullman, è arrivata la notizia della morte del Papa.
Notizia choc
«Quando l’ho saputo ho dato l’annuncio ai ragazzi – racconta don Michele Rinaldi, vicario parrocchiale della Chiesa di San Bartolomeo –. Ci siamo fermati un attimo, abbiamo detto una preghiera e poi ci siamo detti che il senso del nostro pellegrinaggio non cambiava: siamo scesi per cercare il più possibile di vivere il passaggio di tutte e quattro le porte sante, ma con un motivo in più: salutare e ringraziare Papa Francesco». Così ieri mattina il gruppo è arrivato in piazza San Pietro. «Siamo entrati nella piazza mentre c’era la processione dei cardinali, dei vescovi e dei religiosi con il canto delle litanie: abbiamo potuto assistere al momento in cui il feretro del papa varcava la porta della basilica – continua don Rinaldi –. C’era un’atmosfera di grande compostezza e serenità».
L’omaggio
Entrati a San Pietro a mezzogiorno, poco prima delle 14 il gruppo è riuscito finalmente a passare davanti alla salma del Papa. I ragazzi, tutti tra i 12 e i 13 anni, hanno di fatto l’età del pontificato di Francesco, eletto al soglio di Pietro nel 2013. Per loro, quindi, è stata un’emozione speciale: «È stato il primo Papa che io abbia mai vissuto – racconta Francesco, 13 anni –. Quindi per noi è stato il nostro Papa». Stesse emozioni per Carolina, anche lei tredicenne: «È stata una giornata di forti emozioni – racconta –. Per me è stata molto importante perché papa Francesco praticamente lo conosco da quando sono piccola e oggi (ieri, ndr) ho avuto l’occasione di salutarlo per l’ultima volta. Penso che sia stato un uomo molto importante, per il mondo ecclesiastico ma soprattutto per ogni persona».
L’emozione

Per Leonardo, 12 anni, l’incontro col Papa è stato come dare l’ultimo saluto a una figura familiare: «Ho sempre pensato che fosse una brava persona, l’ho visto sempre in tv e avrei sempre sognato di stringergli la mano. Però comunque sono riuscito a vederlo, anche se solamente per pochi secondi». Come in un cerchio che si chiude, alcuni degli accompagnatori dei preadolescenti avevano all’incirca la loro età quando Francesco venne eletto papa: «Penso che sia stata una grazia il fatto di aver potuto fargli visita oggi e avergli dato l’ultimo saluto anche un po’ a nome di tutta la nostra comunità – racconta Matteo, 24 anni e catechista –. Quando è stato nominato papa avevo 12 anni, quindi è stato il Papa della mia adolescenza e della mia crescita. Di lui mi porto un bel ricordo: è stato un Pontefice in grado di arrivare al cuore delle persone con parole semplici e comprensibili. Secondo me è stato anche capace di avvicinare molti giovani alla fede, cosa per cui lo apprezzo molto». Commosso anche il ricordo di don Michele, che oggi farà ritorno col gruppo nel Bresciano: «Francesco ha sempre voluto essere per tanti o per tutti, come un amico del mondo senza troppe differenze e distinguo».
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