«Condizioni di lavoro insopportabili»: sit-in degli autisti della Cbn
Mattinata di protesta oggi davanti alla sede di Brescia Trasporti, dove un gruppo di autisti della ditta Cbn Italia, che opera in subappalto per l’azienda pubblica, ha organizzato un sit-in per denunciare condizioni di lavoro definite «insopportabili» e orari «fuori da ogni norma contrattuale e di sicurezza».
Il sindacato
Al presidio era presente anche Maurizio Murari, rappresentante Rsu di Brescia Trasporti, che ha espresso la solidarietà dei colleghi: «Sono qui come Rsu Brescia Trasporti, insieme ad altri rappresentanti, per sostenere i lavoratori della Cbn che gestisce in appalto le linee 4, 6 e 14. Questi appalti, nati tre anni fa per sopperire alla carenza di autisti, dovevano essere temporanei, ma sono diventati di fatto strutturali. Già allora avevamo denunciato il rischio di una deriva pericolosa. Brescia è sempre stata una città con un servizio di trasporto pubblico di eccellenza, e oggi ci troviamo di fronte a situazioni che vanno verificate e corrette. I lavoratori della Cbn raccontano ritmi e condizioni che non rispettano i canoni normali di sicurezza e legalità».
Gli autisti
Parole confermate da due autisti della Cbn, che hanno chiesto di rimanere anonimi. «Abbiamo un contratto da 39 ore settimanali ma lavoriamo spesso oltre le 50 o 60 ore – dicono –. Chi si rifiuta viene minacciato o penalizzato nello stipendio. Ci sono state trattenute arbitrarie e continue pressioni telefoniche, anche di notte. In alcuni casi siamo stati costretti a turni di 16 ore consecutive».
Gli autisti denunciano inoltre la mancanza di pulizie sui mezzi, «in condizioni igieniche spesso indecenti», e la gestione a distanza da parte della sede legale di Bari, dopo la rimozione del referente locale che «si rifiutava di accettare turni straordinari non previsti».
L’esposto
«Abbiamo presentato un esposto all’Ispettorato del Lavoro – spiegano – e chiediamo che Brescia Trasporti vigili sull’operato della ditta subappaltatrice. Non vogliamo perdere il lavoro, ma vogliamo che siano rispettati i contratti, la sicurezza e la dignità. Gli utenti pagano un abbonamento e non devono rischiare viaggiando su autobus guidati da personale stremato».
La protesta si è conclusa con l’impegno dei lavoratori a proseguire la mobilitazione fino a quando non arriveranno risposte concrete, chiedendo un intervento immediato di Brescia Trasporti e delle istituzioni cittadine per ristabilire condizioni di lavoro e di servizio dignitose.
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