I proprietari vanno in pensione, chiude l’edicola di Pisogne

Canto del cigno per la storica edicola nella piazza centrale di Pisogne: quest’oggi è l’ultimo giorno di apertura dell’attività, perché i titolari hanno deciso di andare in pensione e per il momento nessuno raccoglierà il testimone. Una notizia triste, non solo dal punto di vista commerciale, perché il paese lacustre perde un punto di riferimento in piazza Umberto I, ma anche culturale, perché l’edicola «Info News» era punto di incontro e scambio, diffusione e condivisione di informazioni (come dice proprio il nome dell’attività).

La storia

I coniugi Umberto Zorzin e Ornella Martiradonna, lui di origini milanesi, lei proveniente da Monza, vivono nella frazione di Toline dal 1992 e nel 2009 hanno avviato la loro avventura di rivendita di quotidiani e riviste. Nel tempo, con il calo dei lettori, hanno attivato fantasia e capacità imprenditoriale, affiancando anche altre iniziative, come la vendita di libri, punto di consegna pacchi, biglietteria per treni e traghetti, duplicazione di chiavi e molto altro.

La decisione

Ora, dopo sedici anni a presidiare la piazza, si preparano a godersi la meritata pensione. Tanti, in questi giorni, sono passati in piazza per un ultimo saluto, per un sorriso o un abbraccio, con tanta malinconia e, anche, una punta di amarezza. Perché un’edicola, da sempre, ha un valore simbolico e in quel punto affacciato sul lago non si può non notare.

Il futuro

Al momento non si conosce con esattezza cosa accadrà. Di certo il Comune, proprietario dell’immobile, sta valutando seriamente l’idea di trasformarlo in «Infopoint» per l’accoglienza dei turisti di Visit lake Iseo, con la possibilità di allargarlo all’offerta di altri servizi, tra cui la vendita degli stessi giornali.

Un progetto che vedrà la luce non prima della prossima primavera, nel frattempo per chi abita in paese i quotidiani si possono acquistare a un vicino bar o all’edicola delle sorelle Colosio, in via De Gasperi. «Ringraziamo clienti e amici, in questi sedici anni hanno condiviso un pezzo importante della nostra vita», dicono Umberto e Ornella con il solito sorriso, anche se gli occhi rivelano un velo di comprensibile tristezza.