Presenze record pur senza animali: alla Fazi la zootecnia del futuro
Tanta, tanta gente. E numeri in crescita anche senza le tradizionali gare e mostre di animali a causa del diffondersi delle zoonosi di peste suina, influenza aviaria e blue tongue. La Fazi, Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari, ha chiuso ieri i battenti della 96esima edizione con un successo di pubblico e una presenza internazionale da record. Agricoltori, allevatori e visitatori professionali, che hanno animato per l’intero fine settimana il Centro Fiera, sono consapevoli che il futuro del settore ha solamente una opportunità per vincere le sfide dei cambiamenti climatici, della transizione ecologica, della transizione energetica e del benessere animale: innovare e cambiare la narrazione della realtà di cosa è e di cosa fa la zootecnia per lo sviluppo economico, sociale ed ambientale del nostro Paese.
Settore in crescita
La zootecnia oggi è economia circolare sostenibile. Complici mercati positivi nei settori della zootecnia, dal lattiero caseario alla suinicoltura, alla carne bovina, c’è fermento per investire e scommettere sulla sostenibilità. Innanzitutto quella economica, che permette alle imprese agricole di garantirsi un futuro e programmare gli investimenti per produrre di più e con minori costi.
Questo anche tenendo conto che il fabbisogno di proteine nobili di origine animale è in aumento e che vi saranno in futuro interi continenti che avranno trend in crescita, per la popolazione in aumento e per una crescita del reddito pro capite che si traduce, come sempre, in una richiesta di migliorare le proprie condizioni di vita, a partire da quelle alimentari.
Punto di riferimento
«La Fazi 2024 ha superato le aspettative e si conferma un punto fermo per l’agricoltura e la zootecnia – ha commentato il presidente del Centro Fiera, Gianantonio Rosa –. L’assenza delle bovine da latte, che fanno parte integrante dello show e sono un parametro tangibile degli sforzi che quotidianamente gli allevatori compiono per avere animali sempre più performanti sia dal punto di vista produttivo che sul piano della bellezza morfologica e della riduzione delle emissioni, è stata vissuta dai produttori con grande senso di responsabilità per tutelare gli animali dalla blue tongue e la manifestazione non è stata penalizzata in alcun modo».
Infine c’è stata grande soddisfazione anche fra gli espositori, che hanno parlato di un movimento particolarmente qualificato di allevatori, agricoltori, imprenditori agromeccanici e presenze in crescita rispetto all’edizione precedente, che puntano sempre più sulla digitalizzazione, la robotica, le soluzioni smart in grado di agevolare l’attività nelle aziende e di facilitare la vita agli operatori guardando con interesse all’applicazione dell’intelligenza artificiale in stalla. L’appuntamento per l’edizione numero 97 della Fazi è al Centro Fiera dal 24 al 26 ottobre 2025.
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