Precipitano in quota: due escursionisti morti sulle montagne bresciane

Sul Cimon della Bagazza ha perso la vita un 54enne. Stessa dinamica, due ore dopo, in zona Maniva: la vittima è un 44enne
Trenta i soccorritori, tra uomini del Soccorso alpino, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, oltre ai carabinieri, che hanno battuto palmo a palmo l’area - Foto © www.giornaledibrescia.it
Trenta i soccorritori, tra uomini del Soccorso alpino, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, oltre ai carabinieri, che hanno battuto palmo a palmo l’area - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Due escursionisti sono morti oggi pomeriggio sulle montagne bresciane, a decine di chilometri di distanza. La dinamica degli incidenti è molto simile.

Maurizio Vergolio, di 55 anni, è morto precipitando per oltre 200 metri mentre scendeva dal Cimon della Bagozza, in territorio di Lozio, in Valcamonica. Sergio Bologna, 44 anni, è stato trovato senza vita appena oltre il rifugio Bonardi, poco dopo il Giogo del Maniva, in Valtrompia. 

I due incidenti sono avvenuti a meno di due ore l’uno dall’altro, entrambi sono riconducibili a una scivolata durante un’escursione sulla neve. Sulla caduta al Cimon della Bagozza indaga il Soccorso Alpino Guardia di Finanza di Edolo: stando ai dati raccolti, Maurizio Vergolio, esperto di montagna, era partito insieme a un amico e compagno di escursione dal passo del Vivione per raggiungere i 2.407 metri della cima camuna. Per salire i due escursionisti hanno usato il Canale del Lupo. Attorno alle 14.30, mentre i due stavano scendendo, il 54enne sarebbe improvvisamente scivolato, precipitando per oltre 200 metri. Quando i soccorsi sono arrivati, l’uomo era già morto.

Due ore più tardi un’altra chiamata ha messo in moto i soccorsi in quota. Ad allertali è stato un gruppo di escursionisti di passaggio sul sentiero invernale che porta dalla chiesetta del Maniva, in territorio di Collio, alla malga Strabol e poi alla Capanna Tita Secchi, dopo aver visto una persona riversa a terra. Il corpo di Sergio Bologna è stato trovato senza vita attorno alle 16.30. Secondo quanto hanno accertato i Carabinieri di Gardone Valtrompia, l'uomo aveva percorso con abbigliamento da trekking e ramponi il sentiero estivo del Dosso Alto: mentre percorreva un costone esposto sarebbe inciampato cadendo nel vuoto

Le condizioni della neve e del ghiaccio hanno avuto probabilmente un ruolo determinante negli incidenti. Non nevica da diversi giorni e, anche per via dell’inversione termica, le temperature sono state in altalena tutta la settimana. 

Secondo i dati diffusi dal soccorso alpino nel 2023 le vittime in montagna sono quasi triplicate rispetto a quelli dell’anno precedente. 

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