Pozzolengo dice «no» al passaggio del Giro d’Italia

Alice Scalfi
La provocazione del sindaco: «Da mesi si parla della tappa, ma nessuno ci ha mai interpellati». Il nodo viabilità e gestione della sicurezza
"Pozzolengo non può fermare il Giro"
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Giro d’Italia? Il sindaco di Pozzolengo Paolo Bellini dice «no, grazie». Una provocazione, la sua, ed è lui stesso a riconoscerlo: «Di certo non sarà il mio diniego a fermare il Giro, ma da mesi si parla del suo passaggio sul territorio di Pozzolengo e la nostra Amministrazione non è mai stata interpellata. Ora - continua - è arrivata una comunicazione da parte dell’organizzazione in cui mi si chiede di chiudere la strada principale del paese per tutta la giornata del 18 maggio e di garantire la sicurezza alle intersezioni: non ho nemmeno il personale sufficiente per farlo».

Da mesi, in effetti, si parla della «crono» del 18 maggio tra Castiglione e Desenzano e il percorso è ben noto: Castiglione, Medole, Solferino, Cavriana, Pozzolengo (in teoria: vedremo come andrà a finire) e appunto Desenzano.

Ora è arrivato il diniego del sindaco Bellini, trasmesso ieri all’organizzazione del Giro: «Stiamo parlando di bloccare praticamente tutto il paese - spiega ancora lui -, ma anche della strada principale che collega quella parte di Mantovano al Garda. Di sabato, e dalle 8 del mattino e fino alle 17.45. Sono mesi che in Prefettura si svolgono incontri per pianificare la sicurezza per Desenzano, mai nessuno ha chiesto il nostro coinvolgimento. Non solo non l’hanno fatto, ma mi hanno pure chiesto risorse per il presidio delle intersezioni, che non ho. Non possiamo essere trattati così».

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