Poste, l’estate chiude gli sportelli: via quasi 6mila ore in due mesi
Settantesei uffici coinvolti per un totale di 397 giorni di chiusura tra luglio e agosto e più di 4mila ore mattutine mancanti a cui vanno aggiunte le chiusure pomeridiane con lo stralciamento di 282 turni per 1.700 ore.
È il calendario di riduzione del servizio messo in atto, come ogni estate, da Poste Italiane a Brescia e provincia, che consente all’azienda di garantire ai suoi dipendenti di andare in ferie, ma allo stesso tempo penalizza le persone e le imprese che del servizio postale si avvalgono per le loro operazioni o i loro affari.
L’elenco degli uffici è lungo, soprattutto in provincia, dove i tagli ricadono su 58 uffici ed eliminano 305 giorni di funzionamento; con le serrande abbassate in giorni tradizionalmente di lavoro si dovranno fare i conti anche in città, dove gli uffici coinvolti nelle «razionalizzazioni» sono 18 e i giorni soppressi 92.

A completare il quadro ci sono le soppressioni pomeridiane in cinque uffici cittadini dove si tagliano 72 turni di sei ore e 15 minuti, e in 11 uffici della provincia dove i turni che mancheranno al servizio dei bresciani saranno 210.
Come fatto notare da Poste Italiane, il calendario delle razionalizzazioni è esteso perché coinvolge molti uffici che chiudono solo nel ponte ferragostano (quindi il 16 e il 17 agosto), che in provincia sono 41 su 58 e nel capoluogo 8 su 18.
La mappa
Le penalizzazioni più pesanti riguardano gli uffici periferici provinciali, tra cui in tre raggiungono, o superano, i 20 giorni di chiusura: Zanano, chiuso 23 giorni (di cui 11 in luglio e 12 in agosto), Carcina, chiuso per 22 giorni (10 in luglio e 12 in agosto) e Ponte San Marco (11 in luglio e 9 in agosto). Gli altri uffici con un numero significativo di giorni di stop sono Calcinatello, Palazzolo Uno e Camignone con 19 giorni; Collio con 18 giorni; Ospitaletto Uno con 17 giorni; Clusane, Lumezzane Uno e Lumezzane Sant’Apollonio con 11 giorni.
A Brescia gli uffici con più giorni di serrande abbassate saranno Sant’Eufemia e via Scuole, entrambi inaccessibili per 17 mattine, otto a luglio e nove ad agosto. L’altro ufficio sopra i dieci giorni è Bettole di Buffalora con 16. Tutti gli altri, dalla Stocchetta a Mompiano, passando per Mandolossa, Villaggio Ferrari, via Baracca e San Polo, resteranno chiusi per due o, a un massimo, quattro giorni.
Anche per le chiusure pomeridiane i tagli più forti toccano alla provincia: Ghedi e Palazzolo sull’Oglio prederanno 33 turni, Gardone Valtrompia 25, Darfo 23, Lumezzane 17, Rezzato 15, Chiari, Montichiari e Gussago 14. A Brescia la mano pesante è toccata solo all’ufficio di via Cipro, chiuso 28 pomeriggi; gli altri coinvolti sono via don Vender con 14 pomeriggi in meno, via Gambara, Brescia centro e via Trento con 10 in meno.
Poste Italiane ha motivato il suo provvedimento precisando che «gli interventi di rimodulazione oraria interessano un numero ridotto di uffici e che per andare incontro alle esigenze dei cittadini nelle piccole comunità l’azienda non ha previsto alcun intervento sugli orari negli uffici dei 134 Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, né in quelli turistici. In tutti i 205 Comuni della provincia sarà garantita la presenza di almeno un ufficio postale aperto».
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