Cronaca

Politiche giovanili, Del Bono: «In Lombardia solo misure spot»

Il vicepresidente del Consiglio regionale: «Serve continuità strutturale»
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Emilio Del Bono © www.giornaledibrescia.it
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Emilio Del Bono © www.giornaledibrescia.it
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Una storia che si ripete. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Emilio Del Bono (Pd), boccia così il «non metodo Lombardia». E, entrando nel merito, spiega: «Le politiche giovanili funzionano solo se c’è una continuità nei progetti educativi, altrimenti si procede solo per azioni frammentate e le proposte, anche quelle valide, diventano inevitabilmente deboli».

Di giovani – insomma – si parla molto, soprattutto dagli anni post-Covid, ma in concreto quante politiche strutturali vengono messe a terra e quante risorse vengono messe sul piatto per sostenerle? Sempre risicate. «Sì, di politiche giovanili si fa un gran parlare – prosegue Del Bono – ma il punto focale è che serve continuità strutturale se le si vogliono davvero sostenere: servono più risorse economiche e serve anche più sinergia con gli enti locali. Bisogna avere più consapevolezza del fatto che quando parliamo dei giovani, parliamo di un pezzo del nostro futuro». Anche perché la Lombardia non è certo una Regione a corto di soldi.

«Il problema più evidente è sempre lo stesso, in ogni ambito: la mancanza di visione strutturale. Pressoché su tutti i fronti, la Lombardia continua purtroppo ad agire senza una strategia chiara, bensì utilizzando sempre misure spot e che, quindi, proprio per questo, alla fine si rivelano null’altro che fragili».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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