Pedrini: «Con Castelletti non suono a Brescia», la sindaca risponde

La Redazione Web
«Sono rimasto scottato dalla gestione di Brescia Bergamo Capitale della Cultura», ha detto il cantautore. La sindaca: «Porte aperte: Brescia è casa sua»
Omar Pedrini e Laura Castelletti © www.giornaledibrescia.it
Omar Pedrini e Laura Castelletti © www.giornaledibrescia.it
AA

Un’intervista a «Libero» ha aperto la polemica tra il cantautore bresciano Omar Pedrini e la sindaca Laura Castelletti. 

«Sono rimasto scottato dalla gestione, nel 2023, di Brescia-Bergamo capitali italiane della cultura – ha spiegato Pedrini –. Sono 15 anni che Laura Castelletti gestisce la cultura in città. Una situazione stagnante, senza ambizione. Anch’io sono stato messo in un angolo. Basta vedere com’è stato dimenticato il 25ennale del Brescia Music Art che ho ideato e diretto. Infine il suo “cerchio magico” mi ha attaccato via social. Quindi come un bonzo buddhista ho deciso che non suonerò più nella mia città fino a quando lei sarà sindaca».

La sindaca ha risposto al cantautore. «Omar Pedrini ha una polemica aperta con me? Lo scopro dai giornali, perché io non ho alcun contenzioso in atto nei suoi confronti – ha precisato –. Apprendo con stupore che abbia deciso di non suonare più a Brescia finché io sarò sindaca. Capisco che tra rock e politica ci sia qualche decibel di differenza, anche se personalmente preferisco il dialogo agli assoli polemici e penso che il silenzio della sua chitarra sia una perdita per tutti, non solo per me e per lui».

Capitale della Cultura

Castelletti non ha lasciato cadere nemmeno la questione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Mi dispiace che non si sia sentito valorizzato – ha sottolineato –, ma credo che chiunque abbia seguito quell'anno sappia quante energie, idee e voci diverse abbiamo messo in dialogo. Quell’esperienza è stata il frutto di un lavoro enorme, collettivo, costruito non per pochi, ma per due città: 2.500 eventi, 238 rassegne, migliaia di artisti e operatori culturali coinvolti. Abbiamo dato spazio alla musica, al teatro, alla danza, all’arte visiva, alle scuole, al volontariato. Abbiamo aperto musei, riqualificato spazi dimenticati, creato ponti tra province, città, quartieri, generazioni. Non è stata una passerella per amici, ma una maratona inclusiva e trasversale».

Cerchio magico

Infine in quanto al «cerchio magico». «Lo rassicuro: non abbiamo né incantesimi, né bacchette. Solo tanto lavoro e dedizione per una città che amiamo profondamente e che vogliamo rendere sempre più aperta, viva e inclusiva, anche per gli artisti "rocker-contadini" con l'anima buddista e una passione viscerale per le Rondinelle. La porta del Comune resta aperta, quando Omar vorrà tornare, perché Brescia è casa sua, anche quando decide di prendersi una vacanza», evidenzia la sindaca. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...