Pnrr: in un anno 350 milioni per il sistema Brescia
Il Pnrr nel 2023 ha messo il turbo alle opere pubbliche bresciane, portando nella nostra provincia la bellezza di 350 milioni di euro. Il dato è emerso durante il convegno organizzato ieri dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) a Milano con il supporto di Cresme Europa servizi.
Negli spazi della Triennale è stato presentato il report «Il mercato delle opere pubbliche per le imprese di costruzioni nelle province della Lombardia 2019-2024», la prima di una serie di pubblicazioni con uscite semestrali: l’obiettivo, come rimarca il presidente regionale di Ance, Tiziano Pavoni, è di monitorare il mercato delle opere pubbliche in Lombardia e, più nello specifico, di fornire un approfondimento su cento cantieri Pnrr, distribuiti in tutte le province.
Meno burocrazia
Numerosi i dati significativi contenuti nel rapporto. Particolarmente incoraggianti sono quelli bresciani, sui quali si sofferma il numero uno provinciale Massimo Angelo Deldossi: «Anzitutto –osserva – è estremamente positivo rilevare che i tempi di affidamento dei lavori siano diminuiti enormemente, passando da oltre cinque mesi a meno di due. Questo significa che è possibile snellire la burocrazia, un tema caro ad Ance Brescia e su cui lavoriamo da tempo. Vedere questi risultati ci conferma che l’efficienza delle procedure può essere migliorata, accelerando quindi i tempi di realizzazione delle opere».
Calo fisiologico
Naturalmente, «dopo il boom iniziale di aggiudicazioni – prosegue Deldossi – assistiamo nei primi sei mesi del 2024 a una riduzione degli importi banditi e aggiudicati: si tratta di un calo fisiologico, che riflette un assestamento del mercato, soprattutto in vista del termine di rendicontazione dei progetti previsto per l’inizio del 2026».

Dai dati rilevati dal Silrop (il sistema informativo lombardo sulla realizzazione delle opere pubbliche) emerge che nella nostra provincia nel 2023 sono state aggiudicate 402 gare per un importo di quasi 1,3 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2024, tuttavia, si osserva un rallentamento dell’espansione del mercato, con un calo degli importi del 42,3% per i bandi e del 43,6% per le aggiudicazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gare vinte
Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 20% del 2019 all’11,5% nel 2023 e poi risalire al 15% nei primi sei mesi del 2024. In merito alla partecipazione al mercato, le imprese bresciane negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 36% delle gare, corrispondenti al 27% degli importi. Parallelamente, nello stesso periodo, abbiamo assistito anche ad una forte riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da più di 5 mesi per i bandi antecedenti al 2019 a meno di 2 mesi nel primo semestre 2024.
L’impatto
Passando agli impatti del Pnrr sul mercato delle opere pubbliche, in provincia di Brescia, la ricerca evidenzia come, nel periodo 2021-24, le opere Pnrr-Pnc (Piano nazionale complementare) costituiscano il 27% del totale degli importi messi a gara, determinando una crescita delle opere medie e grandi. In particolare, stando sul numero di opere, gli interventi di importo superiore a 1 milione passano da un numero medio annuo di 56 bandi nel triennio 2019-2021, ai 116 bandi nel 2022, ai 125 bandi nel 2023. Nei primi sei mesi del 2024 siamo invece a quota 54.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
