«Per…corri la pace» porta gli studenti in Sicilia lungo le strade della legalità

Marco Papetti
Appuntamento dal 2 al 6 maggio con 47 ragazzi degli istituti Canossa Campus, Lunardi e Dandolo di Corzano
La presentazione dell'iniziativa - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione dell'iniziativa - © www.giornaledibrescia.it
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È un vero e proprio «tour della legalità» il percorso dell’edizione 2024 di «Per…corri la pace» per le scuole: un viaggio in bicicletta, promosso dalle Acli provinciali di Brescia e dall’Unione sportiva Acli con 47 studenti degli istituti Canossa Campus, Lunardi e Dandolo di Corzano, dal 2 al 6 maggio sulle strade della Sicilia, nei luoghi simbolo della lotta alla mafia e alla criminalità.

Un tragitto di 425 chilometri per 63 partecipanti, 47 studenti, 5 insegnanti e 11 accompagnatori, in cinque tappe, che da Punta Raisi, fuori Palermo, si inoltrerà nell’entroterra siciliano, virando poi a sud-ovest verso Mazara del Vallo per poi risalire a Marsala e Trapani prima di tornare al punto di partenza.

In mezzo soste in tanti luoghi significativi della lotta alla mafia e dell’impegno civile, come Capaci, Palermo, Corleone, Portella della Ginestra, Cinisi, e incontri con importanti personalità dei luoghi, come l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, o esponenti di realtà attive sul territorio per la legalità, tra cui Dario Riccobono del «Comitato Addio Pizzo», il presidente del Centro Padre Nostro Maurizio Artale, Marilena Bagarella del Laboratorio della legalità e rappresentanti di Libera. A Mazara del Vallo si parlerà anche di accoglienza, in una città spesso agli onori delle cronache per gli sbarchi di migranti.

«“Per…corri la pace” è un progetto di educazione alla pace che si sviluppa per le strade d’Europa – spiega Andrea Franchini della segreteria Acli provinciali –. Quest’anno andiamo in Sicilia per fare memoria e ricordare le persone che lì hanno perso la vita lottando per la legalità. Incontreremo anche molte realtà e persone che spendono la propria vita perché la Sicilia riesca a liberarsi dalla criminalità organizzata».

In preparazione al viaggio si sono svolti tre incontri tra febbraio e aprile sui temi e i luoghi del percorso e tre pedalate di allenamento. Tra gli accompagnatori c’è anche Don Fabio Corazzina: «È affascinante riuscire a collocare le storie, le vite e le esperienze dentro un luogo geografico, perché è una scoperta continua – dice – La cosa più bella è farlo con i ragazzi, rimane un'esperienza educativa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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