Pecore e capre sparite e macellate abusivamente: quattro allevatori denunciati
Sono stati denunciati i quattro allevatori ritenuti responsabili della presunta macellazione clandestina di almeno tremila capi tra ovini e caprini avvenuta in Val Camonica. Una fitta rete di false attestazioni e spostamenti mai avvenuti è al centro dell’indagine condotta dai Carabinieri Forestali di Breno insieme ai Nas di Brescia, che nei giorni scorsi hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari – emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia – a quattro titolari di aziende agricole.
Secondo quanto accertato dai militari, i quattro allevatori avrebbero dichiarato falsamente la movimentazione di circa 3mila capi tra capre e pecore verso altri allevamenti, con l’obiettivo – secondo l’ipotesi investigativa – di renderli di fatto irreperibili.
Il fine sarebbe stato quello di sottrarre gli animali ai controlli ufficiali previsti dalla normativa sanitaria – come le ispezioni ante e post mortem – per poi destinarli alla macellazione in luoghi non autorizzati, privi dei requisiti di igiene e sicurezza imposti dalla legge per la tutela della salute pubblica.
Un meccanismo che, se confermato in sede processuale, avrebbe consentito l’introduzione nel circuito alimentare di carni non tracciate e potenzialmente non sicure per il consumo umano.
L’inchiesta si inserisce in un più ampio quadro di controlli sulla filiera agroalimentare, volti a garantire la salubrità delle produzioni e il rispetto delle normative in materia di benessere animale.
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