Al Parco Giffoni la cerimonia in memoria di Giuseppe Facchini

Lucia Lazzari
Impiegato del Giornale di Brescia e Alpino, venne a mancare nel 2008. Era considerato il «costruttore della comunità» del Villaggio Sereno
La cerimonia in ricordo di Giuseppe Facchini
La cerimonia in ricordo di Giuseppe Facchini
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All’interno di parco Giffoni c’è un sentiero su cui sono posizionate alcune formelle con dei nomi e una scritta comune a tutti: «Costruttore della Comunità». La Comunità del Villaggio Sereno è sorta negli anni ‘60, grazie all’impegno attivo di alcune persone, che hanno contribuito al benessere del quartiere. Fra quelle più impegnate, ne vengono scelte alcune particolarmente meritevoli, a cui viene conferito il titolo di «Costruttore della Comunità» per il lavoro sociale svolto durante la loro vita.

Il ricordo

La formella quest’anno porta il nome di Giuseppe Facchini, impiegato del Giornale di Brescia e Alpino venuto a mancare nel 2008. Un simbolo per Villaggio Sereno e per il gruppo Alpini che lo ricorda con emozione. «Ci son state delle persone che si son date da fare perché oltre all’aspetto urbanistico crescessero anche le relazioni sociali – racconta Mario Piazza, coordinatore punto comunità Villaggio Sereno –. Abbiamo deciso di riconoscere queste personalità proprio all’interno del parco, vicino ai giochi dei bambini, in modo che le nuove generazioni sappiano che chi li ha preceduti si è dato da fare per la comunità».

La cerimonia

La cerimonia ha visto la partecipazione degli alunni dell’istituto Franchi Sud 2, situato accanto al parco Giffoni, oltre a numerose persone che lo hanno ricordato con emozione. «Per me Giuseppe è colui che mi ha fatto avvicinare al mondo degli Alpini – dice Luigi Bertassi, capogruppo Alpini Villaggio Sereno –. Non smetterò mai di ringraziarlo. Per decenni ha aiutato in modo totale il nostro gruppo».

All’interno del parco, oltre ad osservare le formelle è possibile fare un tuffo nel passato inquadrando un Qr code situato all’inizio del sentiero, che permette di scoprire le storie di questi simboli della comunità. La cerimonia si è conclusa con la lettura delle parole scritte da parte del figlio di Facchini, che con la voce rotta dall’emozione lo ha ringraziato per quello che ha fatto per la sua famiglia e per il quartiere.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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