Il seminarista lumezzanese a Roma: «Così ho chiacchierato con Leone XIV»

Andrea Pala, 27 anni, sta svolgendo l’ordinariato militare e venerdì scorso ha incontrato Robert Francis Prevost: con lui aveva recitato il rosario per papa Francesco
Andrea Pala con Robert Francis Prevost - © www.giornaledibrescia.it
Andrea Pala con Robert Francis Prevost - © www.giornaledibrescia.it
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Lo scorso venerdì Andrea Pala ha servito la messa dei novendiali delle Chiese orientali presieduta da cardinal Claudio Gugerotti. Al rientro in sagrestia, ha trovato tutti i cardinali. È lì che ha scambiato le ultime parole con Robert Francis Prevost, che all’epoca non era ancora papa Leone XIV. Il 27enne lumezzanese da quattro anni si trova a Roma, dove sta studiando alla Pontificia università lateranense e svolgendo l’ordinariato militare.

Si tratta del seminario per diventare cappellani nelle caserme: un percorso molto specifico, «una vocazione nella vocazione», come la definisce lui stesso. «Non diventerò sacerdote nelle parrocchie, ma assistente spirituale delle persone che scelgono la carriera militare», spiega.

L’incontro con il Papa

«Venerdì», ci racconta, «dopo la messa ho chiacchierato un po’ con il nuovo Papa. Ne ho approfittato perché già il 3 aprile avevo recitato il rosario per la salute di papa Francesco in piazza con lui. Gliel’ho ricordato, lui si ricordava e mi ha anche fatto una battuta sul fatto che a Roma stiamo cambiando il vescovo, dato che prima dell’elezione era prefetto per il dicastero dei vescovi. A quel punto l’ho salutato augurandogli buon lavoro e dicendogli che gli avrei dedicato una preghiera in vista del conclave».

Andrea Pala alla recita del rosario per papa Francesco, con l'allora cardinale Prevost - © www.giornaledibrescia.it
Andrea Pala alla recita del rosario per papa Francesco, con l'allora cardinale Prevost - © www.giornaledibrescia.it

Comunione tra credenti e non credenti

Pala ieri pomeriggio, fino a poco prima della fumata bianca, era in piazza San Pietro, dove ha respirato l’aria d’attesa dei fedeli lì radunati. «Sono soddisfatto dell’elezione e di come sia svolto il conclave, così veloce», ci dice. E al nuovo papa Leone XIV augura «di proseguire questo Giubileo con la speranza di fare comunione tra credenti e non credenti», creando quel ponte che ha nominato nel suo primo discorso dalla loggia centrale della basilica di San Pietro.

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