Padre, madre e figlio picchiati da babygang: denunciati minorenni a Gardone Valtrompia

Nelle case di alcuni ragazzi sono stati sequestrati coltelli e mazze da baseball. Uno dei feriti è stato preso a bottigliate
Un gruppo di minorenni (foto simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un gruppo di minorenni (foto simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La linea rossa della tensione corre tra Marcheno e Gardone Val Trompia. Territori omogenei, ricchi di lavoro e di opportunità, con le medesime problematiche sociali ma che ora sommano anche la presenza di almeno due babygang che si contendono il territorio. Sono gruppi di ragazzini minorenni, alcuni di origine straniera di seconda generazione, che in diversi episodi già rientrati in fascicoli aperti dalla Procura dei minori di Brescia si sono segnalati per aggressioni, risse e scontri violenti.

La denuncia

Uno degli ultimi casi che emerge dalla cronaca del territorio riguarda una famiglia di Gardone. Padre, madre e due figli, di cui il più piccolo 20enne con una grave disabilità, a cui dei ragazzi di Marcheno hanno rubato una cassa acustica Jbl. «Un valore di circa 400 euro ma che per nostro figlio è un ausilio importante specie dopo avere subito un trapianto di reni. Ebbene, a Marcheno nostro figlio è stato derubato da un 16enne della sua cassa. L’altro mio figlio, 22enne, lo ha accompagnato il piccolo per cercare di recuperarla e sono finiti tra le mani di questa babygang. Poi il giorno dopo un’amica ci ha chiamato dicendo che la cassa era a casa di uno di questi e che la volevano restituire. Quando siamo saliti al parco di Marcheno con mio marito e i due figli, siamo stati aggrediti da una ventina di 16enni. Mio figlio è doppia cintura nera di arti marziali e cinque o sei di questi hanno avuto la peggio. Ma quando mio marito è stato a sua volta picchiato con una mazza da baseball, riuscendo a disarmare gli avversari difendendosi, mio figlio ha dovuto soccombere picchiato da una decina di giovani. Gli stessi che ora si vantano sui social di averlo battuto. Si è procurato una ferita da una bottigliata in testa da 7 punti».

Scene da far west raccolte dalle telecamere di sorveglianza del Comune e dettagliate in due denunce per rapina impropria. Ora la situazione resta complessa: «I ragazzi ci hanno chiesto di tornare a Marcheno. Ci avrebbero reso la cassa se in cambio avessimo ritirato la denuncia. Ma sulla vicenda sono intervenuti i carabinieri».

Il racconto della donna finisce qui, mentre da oggi sono i militari a occuparsene. I nomi e le foto segnaletiche nel fascicolo ci sono tutti. Altri si aggiungeranno. Resta il tema della necessità di risolvere l’emergenza.

Le indagini

I carabinieri della Compagnia di Gardone Val Trompia stanno monitorando da tempo il fenomeno: in diversi casi i ragazzi sono stati fermati per controlli a seguito di denunce di aggressioni e nei controlli che ne sono scaturiti sono spuntati coltelli, mazze da baseball e bastoni.

Sono gli strumenti che usano per segnare il territorio e imporre la loro appartenenza. Basta trovarsi a Marcheno ed essere di Gardone per finire nelle mire della gang. Un imporsi fatto a suon di scontri tra le due formazioni e prevaricazioni che di volta in volta toccano anche singole persone ignare della singola situazione che da qualche tempo ha richiamato l’attenzione della magistratura minorile e delle forze dell’ordine.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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