Sempre più orsi sulle Alpi: cosa fare se ne incontrate uno

Nessuna invasione, ma il naturale effetto di un preciso piano di ripopolamento (che però, secondo qualcuno, sarebbe sfuggito di mano). I frequenti avvistamenti di orsi lungo la macroregione alpina (provincia di Brescia compresa, l’ultimo caso a Monno) non devono spaventare, piuttosto bisogna ricordare quali comportamenti adottare in caso di «incontri ravvicinati».
Il ripopolamento
Parola di Piero Genovesi, responsabile del servizio coordinamento fauna selvatica di Ispra, che spiega: «La popolazione di orsi delle Alpi italiane è in crescita, alla fine degli anni Novanta si erano praticamente estinti ed erano rimasti solo tre vecchi individui. La popolazione è stata dunque oggetto di un programma di reintroduzione con l’immissione di dieci orsi. Da allora sono costantemente cresciuti e attualmente si stima che sulle Alpi ci siano circa 130 plantigradi». Insomma, non è nemmeno l’effetto social a cambiare la percezione: gli orsi sono aumentati e si muovono lungo territori molto ampi. «Certo, conta anche per l’alta frequentazione di turisti e visitatori sulle montagne, ma incide soprattutto il fatto che la specie è oggi molto più diffusa».
Cosa fare se si incontra un orso
Ma cosa bisogna fare in caso di faccia a faccia? Genovesi è chiaro: «L’incontro con l’orso è un episodio anche molto emozionante che non comporta rischi diretti per l’uomo. L’importante è adottare semplici regole anche di buon senso. Quando si avvista un orso basta non avvicinarsi e qualora ci si imbatta in un esemplare a breve distanza è necessario allontanarsi lentamente, senza correre né farsi prendere dal panico, continuando ad osservare sempre il comportamento dell’animale».
Non una visione romantica, ma l’effetto di studi scientifici: «Dalle nostre analisi sul comportamento degli orsi emerge che il 98% non ha mai mostrato comportamenti confidenti o aggressivi verso l’uomo. Se si adottano questi comportamenti l’incontro con gli orsi non pone particolari rischi».
Niente cibo
Menzione a parte merita la gestione dei rifiuti e del cibo. «Gli orsi sono estremamente intelligenti e adattabili – continua –, è fondamentale che non associno all’uomo la disponibilità di cibo. Soprattutto le amministrazioni devono gestire bene i rifiuti, mentre a livello individuale non bisogna assolutamente dare loro da mangiare». Un’indicazione eccessiva? Non proprio. «Sono stati diversi gli episodi di persone che hanno dato intenzionalmente da mangiare agli orsi, anche per poterli fotografare».
Infine, aggiunge Genovesi, quando si avvicinano a case o a villaggi, bisogna contattare i servizi territoriali o i corpi forestali. «Tutte le regioni hanno condiviso un piano di azione complessivo sui comportamenti da adottare per prevenire incidenti o rischi».
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