Orbán a Clusane, il ristoratore: «Ci ha chiesto di cenare con i clienti»
Serata bresciana per Victor Orbán e signora, ospiti del ristorante «Al Porto» di Clusane della famiglia Bosio per gustare la tinca al forno. Quella del leader ungherese è stata una visita a sorpresa a Clusane, sulla sponda bresciana del lago di Iseo in attesa di essere oggi sul pratone di Pontida.
Orbán, ha chiesto ieri al suo staff di poter gustare il piatto tipico sebino che il suo ministro aveva assaggiato durante l’ultimo G7. Pare che questi gli abbia descritto il piatto sebino come una vera prelibatezza, assolutamente da non perdere nella sua visita in Italia. E così è stato. Il premier ungherese è quindi arrivato attorno alle 19 attorniato dalla scorta ed è stato ospite del ristorante «al Porto» della chef Laura Gotti che anche per il G7 di Siracusa aveva appunto cucinato la tinca al forno, il pesce di lago ripieno e servito con la polenta.
In una zona del porto di Clusane blindata, con diverse decine di agenti e carabinieri in servizio d’ordine, il premier ungherese ha avuto accesso al ristorante e ha chiesto un tavolo con dieci coperti per il suo entourage.
«Ci ha chiesto di poter cenare tra i clienti, non in un luogo più appartato o riservato e per rispetto dei nostri clienti ha fatto accomodare la sua scorta magiara in un altro tavolo, addirittura in un’altra sala» racconta Mattia Marini, figlio della storica titolare, Gabriella Bosio.
Dal ministro la recensione sulla tinca
Il premier si è rivolto a Marini in inglese e ha chiesto degli antipasti di salumi e formaggi e di pesce di lago, quindi dal menù la moglie ha scelto tagliatelle alle sardine di lago mentre lui tagliatelle con gamberi di lago. Inoltre le portate di tinca con la polenta. Dolce per lo staff, mentre lui è passato direttamente al caffè, bevendo pochissimo.
«Gli ho chiesto come mai fossero venuti qui. Mi ha risposto che il suo ministro gli aveva parlato bene della tinca di Clusane e gli è stato suggerito tra i tanti il nostro ristorante. Poi mi ha detto che anche nel lago Balaton ci sono le tinche. Allora per fare una battuta gli ho chiesto di poterle fare arrivare anche qui a Clusane, dato che ormai da qualche tempo le tinche scarseggiano. Lui, ridendo, ha risposto che avrebbe certamente provveduto. Poi ha conversato con altri clienti. È stato molto gentile e disponibile con tutti», continua Marini.
A cena ultimata Orbán è tornato al corteo di veicoli predisposto a breve distanza dal porto passando per la piazzetta e le vie limitrofe. Per la sua protezione era affiancato da una scorta di agenti ungheresi a cui il Viminale ha schierato diversi agenti selezionati tra le questure di Veneto e Friuli. Tra saluti alla gente e qualche fischio ricevuto è poi partito. Oggi sarà a Pontida.
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