Scaricata in ospedale ferita da tre proiettili: si indaga per omicidio

È stata scaricata davanti all’ospedale di Desenzano, con tre proiettili all’addome. Per Dolores Dori, 44 anni, vicentina, non c’è stato nulla da fare: i medici hanno potuto soltanto constatarne la morte. È accaduto tutto attorno alle 19 di giovedì. A cercare di chiarire chi abbia premuto il grilletto e perché sono i carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia. Gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Francesca Sussarellu stanno analizzando i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di individuare l’auto dalla quale è stata scaricata e soprattutto per ripercorrere il suo ultimo viaggio.
Le indagini si concentrano su un campo nomadi di Lonato del Garda, dove la donna è stata ferita durante una lite in famiglia. Dolores Dori era madre di tre figli uno dei quali – 16 anni – ha assistito alla lite in famiglia degenerata nel sangue.
Il fratello collaboratore di giustizia
Dal passato della donna emergono precedenti per piccoli furti e truffe, spesso ai danni di anziani. Ma a interessare gli investigatori è soprattutto la sua famiglia: Dolores era la sorella di un collaboratore di giustizia da poco inserito nel programma di protezione.
L’uomo, fino a pochi mesi fa detenuto nel carcere di Prato, aveva scelto di parlare con i magistrati, raccontando dinamiche di corruzione e traffici all’interno del penitenziario. Grazie anche alla sua collaborazione i magistrati della procura toscana hanno fatto luce sui traffici illeciti all’interno e all’esterno di quello stesso carcere, sono arrivati ad indagare diversi agenti di polizia penitenziaria e a organizzare un blitz che nel giugno scorso vide l’ingresso nell’istituto di 300 uomini, tra carabinieri, poliziotti e militari della Guardia di Finanza.
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