Garlasco, il papà di Sempio: «Mio il pizzino, i soldi forse per i bolli»

«Sì sì era un pizzino che ho scritto, mi ricordo di averlo scritto, adesso i 20-30 euro non hanno significato, sono 20 o 30 euro, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventava difficile». Lo ha detto a Quarto Grado Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, l'unico indagato, in concorso, nel nuovo filone d'inchiesta aperto dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia).
«A dire un motivo non me lo ricordavo – ha aggiunto in collegamento dalla casa di famiglia a Garlasco, dove ieri la famiglia è stata oggetto di perquisizioni - poi mi è stato detto che forse erano soldi per le marche da bollo o forse soldi da dare agli avvocati per prelevare dei documenti per fare il loro iter, roba di avvocatura, dipendevamo dai nostri avvocati».
A Brescia
Sul pizzino al centro del fascicolo per «corruzione in atti giudiziari» aperto dalla Procura della Repubblica di Brescia e che vede per il momento unico indagato l'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, trovato dai carabinieri, c'è scritto «Venditti gip archivia X 20.30 euro» ma vengono presi in considerazione anche alcune anche intercettazioni e i rapporti con alcuni membri della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Pavia. Ieri le perquisizioni a casa Sempio sono state operate dalla Gdf e i Carabinieri proprio in merito a questa nuova inchiesta.
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