Cronaca

A Nuvolento ci sono una piscina e un centro addestramento per cani

Lucia Lazzari
«I cani del mulino» è un centro cinofilo a cinque stelle immerso nel verde: fondamentali l’esigenze dell’animale
Elena Bordiga con il suo gruppo di lavoro © www.giornaledibrescia.it
Elena Bordiga con il suo gruppo di lavoro © www.giornaledibrescia.it
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«I cani del mulino» di Nuvolento è un centro cinofilo a cinque stelle immerso nel verde. La titolare Elena Bordiga, con il suo team qualificato, spiega di prendere sul serio questo lavoro e di aver seguito diversi corsi di formazione.

«I cani per poter accedere alla struttura devono essere accompagnati dai padroni e valutati per capire se ci sono disagi al distacco – racconta –. Per ogni cane viene quindi effettuata una prova di inserimento per capire il suo temperamento e la modalità di approccio. Per una serena convivenza è fondamentale conoscere quali sono le sue esigenze».

Elena Bordiga lavora con i cani da più di dieci anni e il suo centro cinofilo è composto da diversi chalet circondati da piante che ogni giorno vengono lavati e disinfettati. Un «resort», dove gli ospiti vengono addestrati, accuditi e coccolati. Inoltre, possono divertirsi nuotando in piscina e praticando percorsi ad ostacoli. «I cani fanno parte della mia vita da anni – continua –. Per entrare in contatto con loro e saperli addestrare bisogna essere adeguatamente formati. Ognuno ha la sua storia e il suo linguaggio, in base anche alla loro provenienza, ad alcuni di loro do i comandi in inglese. Qui siamo tutti una grande famiglia, le mie giovani colleghe sono un po’ come mie figlie, lavoriamo duramente per il benessere dei cani che ospitiamo».

Servizi

«I cani del mulino» è aperto a tutti coloro che vogliono vivere il mondo canino. Offre diversi servizi, non solo la pensione, ma, per citarne alcuni, dog sitting a domicilio, addestramento, toelettatura e educazione del proprietario, fondamentale per saper interagire con gli animali. «I cani mi hanno insegnato molte cose – conclude –. Diciamo che il prendersi cura di un altro essere vivente è quello che fa la differenza, mi sento un po’ una crocerossina umana e canina».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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