Nonni, pilastri d’Italia: fanno risparmiare 45 miliardi all’anno allo Stato

Compie 20 anni e coincide, non a caso, con la ricorrenza dedicata agli Angeli custodi: oggi è la Festa dei nonni, una celebrazioni che vuole rendere merito a queste figure così importanti per le famiglie, certo, ma anche per il tessuto sociale italiano dato che, spesso, sopperiscono alle carenze del welfare. I nonni, infatti, sostituiscono asili nido e babysitter, sono autisti e cuochi e offrono, quindi, un servizio quotidiano fondamentale. Non solo: permettono ai genitori – soprattutto alle mamme – di lavorare a tempo pieno dato che curano i nipoti dopo l’orario scolastico.
I dati
Secondo un’indagine pubblicata dalla Uil e basata su dati Istat, i 12 milioni di nonni italiani fanno risparmiare 45 miliardi di euro ogni anno allo Stato e tra i 200 e 300 euro settimanali alla propria famiglia, solo per l’accudimento, che si traduce in circa 10mila euro all’anno. Oltre a questo e ai pasti, molti nonni offrono anche un supporto economico diretto alle famiglie: secondo le stime, il contributo annuo medio varia tra i 1.800 e i 2.500 euro, per pagamenti per corsi extrascolastici, materiale scolastico e piccoli prestiti ai figli. Questo porta il conto a raggiungere cifre importanti, tra i 12mila e i 19mila euro.
Il 37% delle famiglie, infatti, riceve un contributo importante al reddito familiare, nonostante il 63,1% di loro percepisca meno di 750 euro al mese di pensione.
In Lombardia, secondo Istat, ci sono oltre due milioni e mezzo di over 65, il 40% dei quali fa il nonno a tempo pieno.
La proposta

Insomma, i nonni sono tra i pilastri dell’Italia. Anche per questo la senatrice Mariastella Gelmini, proporrà di riconoscere questo ruolo attraverso agevolazioni fiscali. «In vista della prossima legge di bilancio, come Noi Moderati – fa sapere – avanzeremo una proposta simbolica, ma significativa. Ci sono nonni che pagano la retta scolastica dei nipoti o che si fanno carico delle spese sanitarie o sportive. Eppure oggi un nonno che sostiene economicamente un nipote non può portare queste spese in detrazione (se non è convivente con il nipote). Per questa ragione, vogliamo lavorare in Parlamento per superare questo vincolo ed estendere a tutti i nonni la detraibilità delle spese».
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