Non accettano la fine della storia e diventano persecutori: due arresti

Due distinti episodi di violenza nei confronti di due donne si sono verificati a Montisola e a Marone. Entrambi gli uomini sono stati fermati
La donna di Montisola è riuscita a fare un video con le minacce ricevute dall'ex - Foto tratta da unsplash.com
La donna di Montisola è riuscita a fare un video con le minacce ricevute dall'ex - Foto tratta da unsplash.com
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Il copione, drammatico e violento, è purtroppo sempre lo stesso: alla base c’è l’incapacità dell’uomo di accettare la fine della relazione, ma soprattutto di accettare la decisione della moglie o della compagna, che per diverse ragioni decidono di voltare pagina.

Ed è esattamente quello che è accaduto nei giorni scorsi sul Sebino, dove due uomini hanno trasformato la vita delle rispettive ex in un autentico inferno fatto di minacce e atti persecutori.

A Montisola

L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto a Montisola, dove i carabinieri di Marone hanno arrestato in flagranza differita (una misura possibile fino alle 48 ore successive agli episodi) un 35enne per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie. E questo è stato possibile perché la ragazza, 29 anni, è riuscita a registrare tutte le minacce ricevute da giugno, mese in cui i due si erano separati.

Ma soprattutto è riuscita a consegnare ai carabinieri i video e le registrazioni delle violente minacce di morte che l’ex marito le aveva rivolto proprio il giorno prima di finire in manette. Frasi pesantissime, che hanno permesso alle forze dell’ordine di procedere all’arresto. Una volta individuato, il 35enne è stato portato in carcere: il giudice ha convalidato la misura per atti persecutori, disponendo nei suoi confronti il divieto di avvicinamento all’ex moglie con tanto di braccialetto elettronico. Ma trattandosi di un’isola, l’uomo è stato di fatto costretto a lasciare la casa in cui abitava.

A Marone

Un episodio molto grave è successo, invece, pochi giorni prima a Marone. Qui un uomo di 44 anni si è introdotto nell’abitazione di un’amica della ex moglie, costringendo le due donne e la figlia dei due a rinchiudersi in casa per paura di essere aggredite. Il 44enne, all’arrivo dei carabinieri della Radiomobile di Chiari e di Adro, ha tentato la fuga in sella al suo scooter, ma è stato fermato e arrestato per atti persecutori, finendo la corsa in carcere. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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