Niente più elettrodotto in Maniva: impianti potenziati e cielo libero

Barbara Fenotti
È stato eliminato l’elettrodotto aereo che dal Bonardi arrivava a Dasdana: i cavi sono stati interrati
La rimozione dei cavi e dell'elettrodotto in Maniva - © www.giornaledibrescia.it
La rimozione dei cavi e dell'elettrodotto in Maniva - © www.giornaledibrescia.it
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L’occhio più attento se ne accorgerà non appena salirà in Maniva, ma anche quello meno allenato ci farà caso.

C’è una buona notizia per gli amanti della montagna e dell’ambiente: a chiusura dei lavori che hanno interessato il potenziamento degli impianti di risalita del comprensorio sciistico in Maniva, proprio pochi giorni prima che arrivi la prima neve del prossimo inverno, è stato eliminato l’elettrodotto aereo che dal Bonardi arrivava a Dasdana.

L’intervento

La miglioria è stata resa possibile mediante un’operazione, svolta in accordo tra privato e pubblico (e a costo zero per quest’ultimo), di interramento dei cavi e di rimozione dei tralicci, che ha restituito allo skyline della montagna il suo aspetto originario.

L’intervento è stato progettato e realizzato grazie alla collaborazione tra Maniva Ski, la società che gestisce gli impianti sciistici al Passo Maniva, e Lucchini Costruzioni, che hanno realizzato le opere murarie, e il dipartimento investimenti della società Unareti, «importante gestore elettrico bresciano – afferma il presidente del Cda di Sevat, Andrea Crescini –, che ha dimostrato grande sensibilità alle tematiche ambientali».

I lavori

Per consentire l’interramento della linea in media tensione presente sul crinale del Dasdana sono stati posati quattro chilometri di cavo interrato all’interno di tubazioni predisposte in affiancamento all’impianto di innevamento realizzato da Sevat per conto della Comunità Montana.

L’operazione è durata oltre un mese e non è stata semplice, considerando la morfologia del territorio montano, ma alla fine ha permesso di collegare in modo non visibile la località Bonardi con la cima del Dasdanino, passando per la cabina della nuova seggiovia «Zocchi».

Contestualmente è stato posato un nuovo cavo di riserva in parallelo lungo tutto il tracciato, pronto ad entrare in servizio in caso di emergenza.

Smantellamento

Al termine dei lavori, e successivamente all’entrata in funzione dei nuovi impianti a media tensione, la società Azeta Srl di Casalpusterlengo, appaltatrice per conto di Unareti, ha effettuato lo smantellamento della vecchia linea aerea esistente, rimuovendo i conduttori e i 23 tralicci in ferro e liberando lo skyline del crinale della montagna. Tutto un altro panorama.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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