Nella natura più selvaggia del Sebino: in gita all’Orrido del Bogn

Si tratta di uno degli scenari più mozzafiati di tutta la zona: lo si può ammirare a piedi o in automobile (anche se con molta prudenza)
Una foto dall’alto dell’Orrido del Bogn
Una foto dall’alto dell’Orrido del Bogn
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Qualcuno li paragona alla costiera amalfitana, altri sono rimasti incantati da un luogo ai più sconosciuto. Sono gli Orridi del Sebino, che a dispetto del nome rappresentano tutt’altro che una brutta vista.

Il Bogn di Zorzino

A Castro, un paesino di poco più di mille abitanti apparentemente anonimo sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo che si specchia proprio con Pisogne, c’è uno degli scenari naturali più mozzafiato della zona e uno degli orridi più belli d’Italia: quello del Bogn di Zorzino, rinomato per la sua bellezza naturale fuori dal comune, stupenda in ogni stagione. Il lago in questo punto presenta questa insenatura con pareti a strapiombo che precipitano nelle acque con una vegetazione molto fitta. E chi conosce questo tratto lo consiglia a chiunque: a Zorzino vi si giunge a piedi, partendo da Riva di Solto e procedendo lungo la strada rivierasca in direzione di Lovere. Per raggiungere l’orrido, la passeggiata è piana e lineare, per un tempo di percorrenza di circa 10 minuti.

Il Bogn costituisce una delle sorprese naturalistiche di maggiore valore del Sebino ed è possibile continuare la passeggiata in direzione Lovere, oppure raggiungere comodamente in macchina il paese di Castro e lo stupendo borgo di Lovere. Il percorso è interamente scavato nella roccia e a picco sulle acque, offrendo scorci e paesaggi di particolare emozione: qui la montagna si chiude sopra la testa, con il lago a strapiombo.

A piedi o in auto

Lo scenario si può ammirare anche a piedi, percorrendo la vecchia strada e incamminandosi lungo il ripido sentiero che ha molti spettacolari affacci sull’insenatura racchiusa dagli altissimi lastroni di roccia. Tra il timido verdeggiare di arbusti e cespugli arrampicati sulla parete verticale si possono vedere tutti gli strati rocciosi accavallati a comporre un panorama impressionante. Tra le guide locali c’è un’unica raccomandazione: in auto bisogna procedere con molta prudenza lungo un’arteria che si conferma particolarmente pericolosa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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