Per gli 80 anni la Cooperativa di Cortine si regala un negozio solidale

Nave – Cortine, giugno 1945. La guerra è appena finita e nelle case ci sono più preoccupazioni che soldi. È in questo clima che un gruppo di contadini si ritrova attorno al parroco don Filippo Bassi, deciso a trovare un modo per sostenersi a vicenda. La soluzione è quasi naturale: unire il raccolto, venderlo insieme e regolare i conti a San Martino, quando l’annata agricola si chiude.
Ognuno ha il proprio libretto su cui viene segnato tutto, e quel tre per cento che la cooperativa restituisce serve ad alleggerire il peso del saldo. È l’inizio di una storia che parla di fiducia, di comunità e di democrazia quotidiana, quella del «una testa, un voto» che rende ogni socio uguale all’altro.
Ottant’anni dopo quello spirito continua ad abitare la Cooperativa solidarietà sociale di Cortine, che festeggia l’anniversario aprendo un nuovo negozio equo e solidale a Nave. Il punto vendita si trova in via Brescia 117, lungo la principale arteria di Nave: l’inaugurazione si terrà questo pomeriggio alle 15.30.
Evoluzione storica
Negli anni Quaranta i soci della cooperativa erano più di 250, quasi tutti di Cortine. Oggi sono circa settanta tra Cortine, Nave e Bovezzo. Alla guida ci sono il presidente Firmo Civini e il consiglio formato da Carlo Maggiori, Fabio Chiminelli, Franco Mafessoni e Mauro Stefanini. Il commercialista è Fiorenzo Racheli.
L’ente è affiliato a Confcooperative: il presidente Marco Menni non ha mancato di fare gli auguri alla realtà navense, sottolineando come «nei nuovi spazi vengono venduti anche prodotti che arrivano da aziende confiscate alla mafia o gestite da giovani che, nel costruirsi un progetto di vita, hanno accettato sfide un tempo ritenute lontane da Brescia».
Tracce di memoria
Nell’arco di questi 80 anni la cooperativa ha custodito anche luoghi e memorie. All’incrocio tra via Zanardelli e via Aperta c’è un edificio che ancora oggi appartiene ai soci: al piano terra lavora un’azienda di impianti elettrici, al primo ci sono gli uffici e la sala assemblee. Rimangono invece nella memoria altri posti storici: in via Zanardelli 44 un tempo c’era la latteria e poco più giù lo storico negozio alimentare aveva i volti inconfondibili di Rosa «Rita» Mezzana e Virgilia Bonassi.
Immagini in bianco e nero che poi sono diventate a colori: per oltre un decennio la cooperativa ha gestito un negozio equo e solidale prima vicino agli uffici Acli davanti alla parrocchiale di Nave, poi al Campanile nell’ex Km8. Oggi il nuovo negozio nasce in un immobile, acquistato con mutuo dalla cooperativa, dove un tempo c’era lo storico vetraio Cavagna. Un investimento che dice molto sulla voglia di rimanere un presidio non solo commerciale ma anche e soprattutto sociale.
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