Nasce l’Osservatorio sugli errori giudiziari, la presentazione a Roma

Il progetto è promosso dal Coordinamento Nazionale Periti ed Esperti Forensi, realtà coordinata dalla criminologa Anna Rita Costantino e rappresentata a Brescia da Danilo Cotta, colonnello dell’Arma in quiescenza, giurista e perito dell’Autorità Giudiziaria
La scientifica al lavoro - Foto Neg © www.giornaledibrescia.it
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In un periodo in cui il caso Garlasco tra vecchie e nuove indagini, accuse incrociate tra pm e avvocati, domina la cronaca giudiziaria, nasce l’Osservatorio Nazionale sugli Errori Giudiziari, che sarà presentato in Senato il prossimo 11 novembre. «Bisogna monitorare e analizzare i casi di errore giudiziario derivanti da valutazioni tecniche non fondate su criteri scientifici»

Il progetto è promosso dal Coordinamento Nazionale Periti ed Esperti Forensi, realtà coordinata dalla criminologa Anna Rita Costantino e rappresentata a Brescia da Danilo Cotta, colonnello dell’Arma in quiescenza, giurista e perito dell’Autorità Giudiziaria.

L’obiettivo

«La missione dell’Osservatorio è di promuovere un metodo di ricerca dei dati oggettivi, verificabili e scientificamente attendibili, su cui fondare le decisioni giudiziarie e peritali» viene spiegato.

«Si desidera evitare che la prova scientifica sia gestita con margini di incertezza dovuti a metodologie non validate, bias cognitivi o mancanza di formazione specialistica. In un contesto in cui la scienza forense costituisce un pilastro fondamentale della giustizia penale, è indispensabile garantire che ogni perizia o consulenza si fondi su criteri di validazione, replicabilità e neutralità metodologica: in tal modo si potrà evitare che errori tecnici si traducano in compromissioni della verità processuale».

Per la revisione dei processi

L’Osservatorio potrà scrivere protocolli tecnico-scientifici condivisi e riconosciuti a livello nazionale, formare dei professionisti in ambito tecnico e metodologico garantisce« «il supporto tecnico-scientifico nei procedimenti di revisione del processo e facilitare la revisione dei processi in cui l’errore tecnico-scientifico abbia inciso sul giudizio di colpevolezza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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