Muri e tubi abusivi della centralina Adamè saranno eliminati

Giuliana Mossoni
Il Comune di Saviore dell’Adamello dispone il ripristino dell’area a servizio della Baita entro novanta giorni
In Valle Adamè le opere non conformi saranno abbattute © www.giornaledibrescia.it
In Valle Adamè le opere non conformi saranno abbattute © www.giornaledibrescia.it
AA

La «battaglia per la Valle Adamè» segna un punto di svolta. Con un’ordinanza, il Comune di Saviore dell’Adamello ha disposto la demolizione delle opere non autorizzate e non conformi e il ripristino dei luoghi nell’area della centralina idroelettrica a servizio della Baita Adamè, in alta Val Adamè.

La ricostruzione

La contesa va avanti da tempo, con il Comitato per la difesa del Parco Adamello a denunciare «lo scempio» compiuto in un contesto di tutela ambientale rafforzata (nel Parco Adamello, tra due siti della rete Natura 2000).

Secondo l’ordinanza, tante sono le opere non previste e, pertanto, non autorizzate e che vanno rimosse, ripristinando l’area allo stato originario. A esempio le opere nel letto del torrente (muri e deviazioni dell’acqua non previste), un bacino artificiale in cemento al posto dell’invaso più naturale autorizzato, tratti di tubazioni posati in modo non conforme e rifiniture mai completate.

Cosa succede ora

I responsabili, ovvero l’Associazione gruppo volontari Baita Adamè (committente delle opere), il Comune di Cedegolo (proprietario delle aree), il direttore dei lavori e l’impresa esecutrice, hanno ora 90 giorni per demolire a proprie spese le opere abusive e per ripristinare lo stato dei luoghi preesistenti l’abuso in conformità alla conferenza dei servizi decisoria del 2022. Il procedimento è stato avviato il 14 agosto scorso, a seguito di un sopralluogo per opere eseguite in difformità al titolo abilitativo.

La risposta dell’Associazione gruppo volontari Baita Adamè non è stata valutata sufficiente a giustificarle e i Carabinieri forestali di Breno hanno steso un rapporto per abuso edilizio, dal quale emerge la presenza di opere edilizie non autorizzate e altre eseguite in difformità.

Il commento

«L’ordinanza è un passo importante – dice il Comitato per la difesa del Parco Adamello –, ma solo per le difformità riscontrate rispetto al progetto autorizzato. Resta aperto il tema più ampio della coerenza dell’opera con i vincoli del Parco Adamello e delle aree Natura 2000. Continueremo a chiedere che siano rispettate le norme del Parco e i principi di salvaguardia che proteggono la Valle Adamè, per garantire che il valore naturalistico e paesaggistico dell’area resti integro per il futuro».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.