Multe a targhe diverse, il Broletto: «Stiamo verificando»

Le foto parlano. Il caso, segnalato dall’azienda Ovdamatic al Giornale di Brescia, è reale e concreto e la Provincia, che ha in carico il rilevatore della velocità media sulla Tangenziale Sud, ha immediatamente avviato tutte le verifiche necessarie.
Evidentemente qualcosa non ha funzionato correttamente tanto che nella stessa multa ci sono due veicoli diversi.
L’impressione è quella che i veicoli della Ovdamatic abbiano involontariamente, e incolpevolmente, portato alla luce sia una falla del sistema che governa i rilevatori e il loro modo di riconoscere i veicoli che vi transitano sotto. E che, una volta individuata e corretta, posso portare ad un più preciso funzionamento di tutti gli strumenti. Per questo, contattati, i vertici del Broletto hanno fatto sapere che tutte le verifiche sono in corso e che si è immediatamente aperta, da parte della Polizia Provinciale, una interlocuzione con le aziende che hanno fornito le diverse parti del sistema e che si sta lavorando per risolvere la situazione.
Nei giorni scorsi infatti Ovdamatic, azienda bresciana che si occupa di installare, gestire e caricare i distributori di snack e bevande in centinaia di esercizi pubblici e uffici privati ha ricevuto dei verbali per il superamento della velocità media da parte di alcuni dei suoi mezzi. Uno in particolare ha attirato l’attenzione dato che furgone a gas, con velocità massima dichiarata dal costruttore di 130 chilometri orari, sarebbe passato ad una media di quasi 180. Letteralmente impossibile.
Per questo l’azienda ha chiesto e ottenuto le foto del verbale e notato che al passaggio sotto il primo e il secondo rilevatore sono stati fotografati due messi diversi. Stessa marca, stesso modello, stessa livrea con il logo della ditta ma due targhe diverse. I due mezzi sono passati a breve distanza uno dall’altro ma il sistema li ha interpretati come uno solo, calcolando una velocità irreale. E non da poco. In questo caso, oltre alla sanzione, sarebbe prevista la sospensione della patente fino a 12 mesi e la decurtazione di dieci punti della patente all’autista. Non certo questioni irrilevanti per chi manda in giro centinaia di furgoni ogni giorno.
Il caso per ora resta aperto. Il sospetto è che il problema possa essere già emerso con mezzi simili, camion o furgoni che riportano i loghi delle aziende che il sistema potrebbe leggere al posto o in aggiunta al numero di targa. In passato, al comando di via Romiglia, non risultano altri episodi analoghi ma le verifiche sono in corso.
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