Movida al Carmine, meno asporto e più plateatici come in piazza Paolo VI

Presto arriverà in giunta un pacchetto di misure che rendano il quartiere più ordinato. Inoltre dal 9 aprile saranno consegnati 2.620 questionari ai residenti dai 14 anni in su
Tavolini all'esterno dei bar in piazza Paolo VI a Brescia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Tavolini all'esterno dei bar in piazza Paolo VI a Brescia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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È il momento delle scelte politiche. Tanto attese quanto annunciate, ora stanno per arrivare. Perché dopo l’avvio a dicembre dello sperimentale piano per la notte e l’imminente start di un’indagine statistica tra gli abitanti del Carmine, la Loggia è pronta ad agire con provvedimenti concreti per riequilibrare la gestione del mondo notturno nel quartiere simbolo della movida bresciana.

A rivelarlo è lo stesso assessore alle Attività Produttive Andrea Poli, che «entro un paio di settimane» porterà in giunta un pacchetto di misure per «risintonizzare l’equilibrio tra asporto e consumo al tavolo». E saranno due le direttrici seguite: da una parte le limitazioni degli orari per l’asporto di alcolici e dall’altra (e qui sta la vera novità) la possibilità per le attività commerciali di aumentare i plateatici e dunque i posti disponibili al tavolo per i clienti.

Il «sogno»

Poli sogna un Carmine in formato piazza Paolo VI, «dove ci sono sì tanti avventori, ma sono seduti e ordinati grazie ai tanti posti disponibili». E l’apertura ai nuovi spazi dovrebbe seguire la falsariga della delibera sulle concessioni già emessa nel 2022 come ristoro agli esercenti colpiti dall’emergenza Covid-19. Stavolta però l’estensione non sarà gratuita. D’altronde l’estate è vicina e già a partire da giugno - tra Pride, Mille Miglia e Festa della Musica - ci si attende al Carmine un flusso di persone ben più alto di quello invernale.

Secondo i dati registrati dai varchi d’accesso installati nei fine settimana, infatti, il picco si è registrato tra il 7 e l’8 dicembre scorso, quando nel perimetro del quartiere multietnico si trovavano nello stesso momento circa 1.500 persone. Un flusso tutto sommato ordinario, ben lontano da quello in arrivo. «Ecco perché in estate serviranno molti più posti a sedere - spiega Poli - ma anche più steward», che oggi sono dodici.

La consultazione

In questo contesto - che l’assessore e il presidente della cooperativa Il Calabrone Alessandro Augelli definiscono «radicalmente mutato rispetto a dicembre» - la Loggia vuole ora sapere come i cittadini vivono il Carmine e apre le porte ai suggerimenti. Dal 9 aprile verranno infatti consegnati 2.620 questionari - realizzati dal centro studi Socialis - ad altrettanti residenti del quartiere dai 14 anni in su.

Il questionario che sarà sottoposto ai residenti - © www.giornaledibrescia.it
Il questionario che sarà sottoposto ai residenti - © www.giornaledibrescia.it

A comporre i test - anonimi e in quattro lingue (italiano, inglese, francese e arabo) - venti domande che toccano anche i temi della percezione del quartiere. Una volta compilati, i questionari dovranno essere consegnati nel box di raccolta presente negli uffici comunali di contrada del Carmine 20, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. I primi risultati verranno diffusi entro l’estate, poi verranno «interrogati» anche gli esercenti e lo stesso popolo della movida. 

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