Morto Jean-Luc Stote: portò la Festa della musica a Brescia

Enrico Danesi
Aveva 72 anni, è stato colto da malore questa mattina. Il ricordo di Radio Onda d’Urto: «È stato mille cose in una»
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E' morto Jean Luc Stote, padre della Festa della musica
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È morto Jean-Luc Stote, l’uomo che portò a Brescia la Festa della musica. Settantaduenne, originario di Nancy, è stato colto da un malore questa mattina.

Lo si apprende dai canali ufficiali di Radio Onda d’Urto, di cui è stato uno dei volti storici: «Jean-Luc Stote è stato mille cose in una: voce della Radio durante la nostra Festa estiva, nello studio mobile dell’Acquario, antimilitarista (in Francia aveva passato 21 mesi in carcere da obiettore totale di coscienza), “appassionato feroce” e gioioso di musica, di vita, di progetti, di futuro e di passione», il ricordo affidato a un post su Instagram.

La salma riposa nella casa del commiato «La Franciacorta» in via Garibaldi 58 a Passirano: le visite sono ammesse dalle 8 alle 20. il funerale si svolgerà in forma civile nella sala del commiato del tempo crematorio di Brescia venerdì 3 ottobre alle 9.15: la partenza da Passirano sarà alle 8.45.

«Una perdita devastante»

Il ricordo (commosso) di Alberto Belgesto, che di Jean-Luc Stote è stato uno degli allievi prediletti e che nel 2023 gli è succeduto alla presidenza della Festa della Musica, quando Stote ha deciso di dedicarsi in particolare all’appendice scolastica dell’evento. «Credo che la scomparsa di Jean-Luc sia una perdita devastante non solo per i tantissimi che gli hanno voluto bene, ma per la città e la scena musicale bresciana, di cui è stato una figura gigantesca. Tutti i volontari della Festa sono caduti nello sconforto quando hanno appreso la notizia, perché questo gruppo di lavoro è stato costruito da lui a sua immagine e somiglianza, dal nulla. La Festa è solo una delle tantissime cose che ha ideato e realizzato, ma di fatto è la più grande tra le feste musicali italiane, che lui ha immaginato a partire da quella francese, che lo ha ispirato».

La gratitudine

Ancora Belgesto: «Il nostro primo pensiero è andato alla famiglia: i suoi figli, la sua compagna Anna e la sua anziana mamma, che vive in Francia e che Jean andava a trovare spesso; ma anche a tutti gli amici e i collaboratori di Radio Onda d’Urto, che lo hanno avuto come compagno di strada».

  • Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote
    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
  • Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote
    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
  • Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote
    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
  • Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote
    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
  • SPETTACOLI BRESCIA LIBRIXIA 2019 INCONTRO CON MARINO SINIBALDI NELLA FOTO JEAN LUC STOTE 03-10-2019 PIERPAOLO PAPETTI AGENZIA NEWREPORTER
    Alcuni momenti della carriera di Jean-Luc Stote - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

«Personalmente, gli devo molto. Nel 2010 mi invitò a fare il direttore artistico e gestore della Tenda Blu alla Festa di Radio Onda d’Urto, avendo apprezzato quanto messo in campo alla vecchia Latteria Molloy, accordandomi fiducia e dandomi la possibilità di crescere. E lo stesso ha fatto con la Festa della Musica. Ma non posso dimenticare che durante la pandemia e il periodo del Covid, con lui e insieme a Marco Obertini, Ercole Gentile e Marco Tambussi, abbiamo immaginato il CMB-Centro Musicale Bresciano, che ora sta per nascere, proprio grazie alla sua costante spinta, al suo impegno. Nel Festival 4/quarti (ideato da Belgesto, ndr) ho cercato di riproporre e riflettere il modo di intendere la musica di Jean: inclusivo, partecipativo, capace di coinvolgere e valorizzare tutti. Ma la sua visione resta ineguagliabile».

«Coraggioso e onesto come pochi»

Commosso e incredulo il ricordo di Ercole Gentile, direttore artistico del MusicalZOO, che affida a Facebook il suo dolore: «Sembra impossibile a pensarci. Una persona coraggiosa, onesta e altruista come ne ho conosciute poche. Hai dato tutto te stesso per un mondo più giusto, per la musica, per Brescia, che ti deve tantissimo. Sei sempre stato un amico speciale di MusicalZOO, prima come presentatore sul main stage, poi supportandoci sempre in radio e in sedi istituzionali. Hai portato la Festa della Musica a Brescia, facendola diventare qualcosa di unico. Fai buon viaggio».

Non si contano in queste ore i post condivisi da artisti, musicisti, persone coinvolte nel mondo dello spettacolo: ognuno con una fotografia, un abbraccio, un ricordo, ma soprattutto un ringraziamento.

Dalla Loggia

Anche la sindaca Laura Castelletti e la Giunta comunale esprimono «profondo cordoglio» per la scomparsa di Stote: «È una notizia che mi addolora profondamente – sottolinea la prima cittadina –. Era un uomo intelligente, caparbio e intraprendente, che aveva il grande talento di saper trasformare le sue passioni in motore di comunità e bellezza. È stato l’anima della Festa della Musica di Brescia, che ha reso grande e speciale, facendola diventare una manifestazione popolare amata da tutti, capace di portare nelle strade e nelle piazze il suono e l’entusiasmo di migliaia di persone. Grazie a lui, il 21 giugno è diventato per Brescia un giorno di gioia collettiva e di condivisione».

«Jean Luc era un visionario, sapeva rendere la musica un linguaggio universale di incontro, di festa, ma anche uno strumento educativo – prosegue Castelletti –. Con particolare impegno ha sempre mantenuto il coordinamento delle attività dedicate alle scuole, lasciando un segno prezioso nelle nuove generazioni. Lo conoscevo bene, ci consideravamo amici, con lui mi sono confrontata, scontrata, entusiasmata centinaia di volte e so quanto cuore, passione e dedizione mettesse in ogni progetto. Ha dato alla nostra città tanto, forse più di quanto lui stesso immaginasse. Lascia un grande vuoto, Brescia gli deve gratitudine, riconoscenza e soprattutto la promessa di non dimenticare la sua energia e il suo amore per la musica e per la comunità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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