È morto Eros Fiammetti, il fotografo che ha raccontato Brescia

Il mondo bresciano della fotografia è in lutto per la scomparsa, a 93 anni, del fotografo Eros Fiammetti. Solo lo scorso febbraio aveva presentato al Museo Nazionale della fotografia una sua rassegna personale in cui erano esposte una serie di immagini a colori ottenute con il metodo Colorvir, in voga già a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, ma riscoperto dallo stesso Fiammetti agli inizi del 2000, parallelamente al boom del digitale.
La «provocazione»
Come provocazione a Photoshop, Eros Fiammetti ha dimostrato come anche con la chimica, e non solo quindi partendo da un file digitale, dal bianco e nero si possano ottenere stampe dai colori vivaci, stravaganti, accesi e brillanti. Una mostra apprezzata che ha ben rappresentato quella che è stata la storia di Fiammetti, che fin dagli anni ’50, con i suoi scatti in bianco e nero stampati poi con tecnica analogica tradizionale, ha raccontato la Brescia che cambiava.
Mostre e concorsi
Per decenni ha partecipato a mostre e concorsi in Italia e all’estero ricevendo diversi riconoscimenti: tra i più noti, nel 1964 il riconoscimento internazionale di «AFIAP» (Artiste de la Federation International de l’Art Photographique, Berna) mentre nel 1985 l’Accademia d’Italia in occasione del Premio d’Italia gli ha attribuito la propria Targa d’Oro. I suoi scatti sono stati pubblicati da prestigiose riviste di settore in Italia e all’estero tra cui gli annuari Fiaf di Torino ma anche Ferrania, Popular Photography e Grafo-AB. In rappresentanza della fotografia bresciana ha partecipato ai concorsi nazionali di fotografia estemporanea di Catania, Acireale, Chioggia, Cefalù e Bormio.
Il cordoglio
«Eros non è stato solo un fotografo riconosciuto e premiato in Italia e all’estero, ma un vero e proprio custode della memoria visiva della nostra città. Con il suo sguardo attento e sensibile, ha saputo restituire a generazioni di cittadini il volto autentico di Brescia e dell’Italia che cambiava» ha detto la sindaca Laura Castelletti nel messaggio di cordoglio che ha diffuso nelle scorse ore.
La camera ardente è allestita nell’abitazione di Traversa Quarta al quartiere La Famiglia, mentre i funerali sono in programma lunedì, alle 10.30 nella Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore al villaggio Violino, partendo dall’abitazione e poi proseguiranno per il Tempio crematorio.
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