Sardegna, un’altra donna morta dopo intossicazione da botulino

Era di Monserrato e lavorava come cuoca alla scuola primaria e dell'infanzia Monumento ai caduti, Valeria Sollai, la donna di 62 anni deceduta nella notte al Policlinico in seguito alla intossicazione da botulino dopo aver partecipato a fine luglio alla Fiesta Latina nella città metropolitana di Cagliari. Era stata subito ricoverata dopo i primi sintomi: le condizioni, per quanto gravi, sembravano essersi stabilizzate. Poi l'aggravamento e il decesso.
Sarà ora l'autopsia disposta dalla Procura a stabilire le cause esatte della morte.
Lo scorso 8 agosto, per la morte di Roberta Pitzalis, la 38enne deceduta anche lei per l'intossicazione da botulino, l'amministrazione comunale di Monserrato, in accordo con i tre parroci, aveva sospeso gli eventi religiosi e civili previsti per la Festa di San Lorenzo, mantenendo solo la processione religiosa.
L’appello del figlio
Alessandro Aru, figlio di Valeria Sollai, carabiniere in servizio in Campania, aveva lanciato un appello via Facebook, preoccupato perché gli stand della Fiesta Latina si stavano trasferendo in Ogliastra. Era il 31 luglio.
«Si consiglia vivamente di non mangiare nessun cibo venduto nelle bancarelle nelle prossime settimane. I sintomi da tenere in considerazione sono: visione doppia, alterazioni della coscienza, difficoltà di coordinazione, mal di testa forte, difficoltà a deglutire e a parlare. Qualora si presentassero questi sintomi, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso. Spargete la voce», questo l'avvertimento consegnato da Aru ai social.
Il ricordo
«Si è data tanto per i nostri bambini, è una notizia che ci addolora, saremo in forma ufficiale ai funerali con lei come abbiamo fatto con l'altra vittima, Roberta. E siamo e saremo sempre vicini alla sua famiglia». Così all'Ansa il sindaco di Monserrato Tomaso Locci, commentando la morte della donna per intossicazione da botulino: «Una donna buona, cordiale, molto conosciuta a Monserrato – ricorda il primo cittadino –. Non ci aspettavamo questa tragica evoluzione: sapevamo anzi che, pur rimanendo in condizioni critiche, c'erano stati dei piccoli segnali di miglioramento. E invece questo agosto si conferma un mese terribile».
In Calabria
Nei giorni scorsi in Calabria un focolaio di intossicazione da botulino ha provocato due morti ed il ricovero nell'ospedale di Cosenza di altre quindici persone, con l'ultima che si è aggiunta nelle ultime ore.
All'origine dell'intossicazione, secondo le analisi dell'Istituto superiore di sanità, ci sarebbero più alimenti e non solo le cime di rapa servite per condire i panini con la salsiccia venduti in un food truck da un commerciante ambulante a Diamante (Cosenza).
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