Monte Spino, recuperata un’aquila reale ferita: era a rischio sopravvivenza
Un raro e maestoso esemplare di aquila reale è stato recuperato nel primo pomeriggio in località Monte Spino, nell’Alto Garda bresciano, grazie a un’operazione coordinata dalla Polizia Provinciale con il supporto di volontari e operatori locali.
Il recupero
L’allarme è scattato attorno alle 13, quando un escursionista ha notato il grande rapace fermo a terra lungo il sentiero in località Fobiola. Insospettito dal comportamento dell’animale, visibilmente in difficoltà, l’escursionista ha girato un breve video e ha allertato la centrale operativa della Polizia Provinciale. L’aquila, dopo un tentativo incerto di volo, era scivolata nel pendio boschivo sottostante.
Fondamentale si è rivelata la collaborazione di un ex agente della Polizia Provinciale, oggi in pensione e residente in zona, che ha subito contattato gli operatori del Rifugio Pirlo allo Spino per presidiare l’area fino all’arrivo dei colleghi.
La pattuglia, partita dal Comando di Brescia, ha raggiunto a piedi la zona segnalata, individuando il rapace tra la vegetazione. Dopo un recupero delicato, l’aquila reale adulta è stata messa in sicurezza e trasportata al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Valpredina, a Cenate (Bergamo).
La frattura
Qui il veterinario del centro, il dottor Mauri, ha riscontrato una frattura consolidata all’ala destra e uno stato generale di forte debilitazione, che avrebbe potuto essere fatale se non intercettata in tempo.
«Un ringraziamento a tutte le persone che con grande sensibilità si sono attivate – ha commentato il comandante della Polizia Provinciale, Dario Saleri – e ai miei agenti, sia in servizio che in quiescenza, che con professionalità hanno portato a termine il salvataggio».
«Un plauso a tutti – ha aggiunto Daniele Mannatrizio, consigliere delegato alla Sicurezza della Provincia di Brescia –. Si tratta di un recupero prezioso. La nostra provincia, grazie alla Polizia Provinciale e ai volontari, è la prima in Lombardia per numero di interventi sulla fauna selvatica, con oltre 2.000 azioni che rappresentano il 40% del totale regionale».
L’aquila sarà curata, riabilitata e, non appena possibile, restituita alla libertà.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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