Continua a disturbare il passaggio degli aerei sul Monte Orfano

Daniele Piacentini
Prevista un’assemblea pubblica: ancora manca la data, ma dovrebbe tenersi all’auditorium di Coccaglio, che già due anni fa aveva ospitato un incontro analogo
Aerei "rumorosi" sul Monte Orfano, l'assemblea
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Aerei sul Monte Orfano: in Franciacorta il fronte di chi chiede di «accorciare» la discesa dei velivoli diretti a Orio Al Serio prova a organizzarsi. A otto anni – correva il 2017 – dalle prime proteste, il rumore fatto dalla lettera pubblicata sul Giornale di Brescia a inizio giugno da un folto gruppo di «Cittadini esasperati» ha provocato un certo movimento nell’Ovest Bresciano.

I problemi

I disagi, quotidiani, sono avvertiti in tanti territori: Coccaglio, Cologne, Adro, Erbusco e Capriolo su tutti. Nel mirino ci sono i «boati molto forti – riferiscono alcuni residenti, in particolare tra Coccaglio e Cologne – vetri che tremano e difficoltà a tenere le finestre aperte». Un problema ancora più sentito con l’arrivo dell’estate. Come spiega Silvio Parzanini, presidente del circolo Legambiente Franciacorta, «abbiamo riattivato i contatti emersi negli anni scorsi sul passaggio continuo di aerei, soprattutto attorno al Monte Orfano. Abbiamo riscontrato una certa disponibilità a riprendere una battaglia complicata, che coinvolge enti e soggetti, anche a livello nazionale».

L’incontro

Sul piatto c’è già una possibile assemblea pubblica, nella seconda metà di giugno, con i cittadini interessati, associazioni e organismi del territorio. La data verrà scelta nei prossimi giorni, «forse già – aggiunge Parzanini – la prossima settimana». L’appuntamento dovrebbe essere all’auditorium di Coccaglio, che già nel febbraio 2023 aveva ospitato un incontro analogo per «chiedere alle autorità del volo e alle società che gestiscono Orio al Serio di modificare le attuali rotte, con il passaggio attorno al Monte Orfano, prima di imboccare la discesa».

Appello

Nella loro lettera, i «Cittadini esasperati» rivolgono un appello anche a tutte le istituzioni «affinché si apra un dialogo serio e sostenibile. Non siamo contrari al progresso, ma crediamo che non si possa sacrificare salute e benessere di intere comunità». Su questo qualcosa si era già mosso, negli anni scorsi, quando le proteste si erano incentrate soprattutto tra Rovato ed Erbusco, subito dopo i lockdown da Covid.

La situazione

«All’epoca – spiega il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti – col Comune di Erbusco e altri soggetti del territorio avevamo mandato una lettera a Enac». Nei mesi successivi, il sentiero di discesa era stato lievemente accorciato, spostando così i disagi più a Ovest, soprattutto su Coccaglio e Cologne. «Il tema c’è ed è sentito soprattutto in alcuni Comuni – aggiunge Fabrizio Scuri, sindaco di Cazzago San Martino e presidente di Terra della Franciacorta –. È già stato segnalato e, nei prossimi cda, approfondiremo la questione, cercando di capire concretamente, anche interpellando i numerosi enti preposti al settore aereo, se possono esistere soluzioni alternative. Si tratta, comunque, di una questione decisamente complessa da affrontare ed eventualmente risolvere. Come sindaci, faremo la nostra parte».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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